Genova. Ricordate l’aereo che, decollato dalla Toscana, attraversò tutta la Liguria da un’estremità all’altra portandosi dietro un ironico striscione destinato ai tifosi del Genoa? Sembra passato un secolo, invece era solo fine giugno. Un mese dopo i ruoli sono esattamente invertiti e lo sfottò colpisce la Sampdoria.
Merito, si fa per dire, della disastrosa partita contro il Vojvodina, terminata 4-0 per i serbi. E se il presidente Ferrero chiarisce la situazione (“Ora basta seghe, devono giocare a pallone”), ecco che la rete si scatena. Lo striscione del velivolo cambia improvvisamente e anche la maglia parlante lanciata dalla Samp infierisce raccontando i gol subiti.
Intanto in casa blucerchiata si susseguono vertici per affrontare una situazione rivelatasi a sorpresa spinosissima, mentre c’è già chi chiede la testa di Walter Zenga (e lo rappresenta mentre chiede quali colori abbia la Sampdoria). Quel che è certo è che il colpo è stato pesantissimo, come lo fu per i tifosi genoani quando dovettero rinunciare all’Europa proprio a beneficio dei cugini. Ma si sa, la palla è rotonda.