Genova. Termometri sempre alti, afa anche di notte e l’ozono che ha fatto registrare cinque sforamenti, uno anche notturno, oltre il livello di attenzione dei 180 microgrammi per metro cubo alle centralina della Città metropolitana in corso Firenze a Genova.
I dati fino alla mezzanotte di ieri della cabina di monitoraggio in circonvallazione a monte hanno segnalato che i valori del gas sono stati superiori al limite dei 180 ug/m3 dall’1 alle 2 di notte, dalle 5 alle 6 (184 e 186 le concentrazioni medie orarie) e poi nelle ore più calde del pomeriggio (dalle 13 alle 16 con la concentrazione media oraria massima di 217 ug/m3 fra le 14 e le 15).
Il centro operativo della Città metropolitana di Genova rinnova il consiglio di evitare lunghe esposizioni all’aria aperta per i gruppi di popolazione più sensibili, come i bambini, gli anziani e le persone con problemi respiratori.
Sono invece rimasti al di sotto dei limiti i livelli degli altri inquinanti monitorati (monossido di carbonio, biossido d’azoto, diossido di zolfo e polveri sottili) e cambia il segno del meteo dell’Aeronautica militare che prevede condizioni meno favorevoli al ristagno dello smog perché dovrebbero abbassarsi un po’ l’alta pressione e le temperature minime.
Gli effetti di un’esposizione prolungata all’ozono sono a carico dell’apparato respiratorio: tosse, asma, infezioni delle vie aeree e intensificazione di patologie polmonari e delle vie aeree già in atto, nonché un aumento della mortalità, della morbilità e del consumo di farmaci.