Genova. “Martedì ho fatto un question time sui due suicidi in un mese di persone che venivano sfrattate da case di proprietà pubblica. Tra le altre richieste ho evidenziato che bisognerebbe evitare di sfrattare persone morose perché indigenti e così in difficoltà da non rivolgersi neanche ai servizi sociali comunali”. Lo dice Antonio Bruno, capogruppo Fds in consiglio comunale.
“Mi pareva una richiesta dettata dal buon senso e invece l’assessore Fracassi a nome della Giunta Doria non ha raccolto la proposta e, insieme ad alcune considerazioni condivisibili sul ruolo dello Stato nel finanziamento di una politica della casa, ha ribadito che bisogna sollecitare le persone in difficoltà a rivolgersi ai servizi sociali per poter usufruire di aiuto. Peccato che molti siano così in difficoltà che si rinchiudono in se stessi”, prosegue Bruno.
“Non costringere gli enti e le società di residenza residenziale pubblica a verificare la situazione dei morosi, prima di eseguire lo sfratto, è un atto di sadismo, non condivisibile”, termina il consigliere.