Blue print

Ex Nira, autorità portuale pronta a rilevarlo per 4 milioni e mezzo. Merlo: “Nel 2016 sarà demolito”

L'accordo di programma sulle aree dovrà trovare una soluzione per il Palasport. Poi via al concorso di idee per la progettazione

edificio ex nira

Genova. E’ quasi fatto l’accordo tra il Comune di Genova e l’autorità portuale per l’acquisizione da parte di quest’ultima del mastodontico edificio ex Nira. La cifra che sembrerebbe aver trovato il consenso di tutti è di 4 milioni e mezzo di euro.

Il Comune di Genova, che era partito in base a una valutazione dell’agenzia del Territorio dalla cifra iniziale di 12 milioni di euro ha ridimensionato di molto le sue richieste “per venire incontro soprattutto ai costi che il porto di Genova dovrà sostenere per la demolizione dell’edificio da 11 piani e la bonifica dell’area spiega il vice sindaco di Genova Stefano Bernini. Non solo, la demolizione e il cambio di destinazione d’uso, consentirà a Tursi di ‘vendere’ l’equivalente di superficie altrove.

Per quanto ci riguarda – dice Bernini – possiamo anche siglare l’accordo domani. Ci interessa chiudere in fretta, anche perché in questa città troppo spesso ci sono tante visioni ma quando si deve passare dalla visione al progetto spesso ci si blocca”.

Per il presidente dell’autorità portuale Luigi Merlo nessun problema sul prezzo (“Non si mercanteggia in questo caso e – conferma – stiamo arrivando con il Comune a una valutazione corretta”) . Prima però occorre fare alcuni passaggi formali: “Il primo è l’accettazione della donazione di Renzo Piano da parte dei tre enti per cui finora abbiamo dovuto attendere l’insediamento della Regione e poi lavorare ad un accordo di programma generale che abbia come primo obiettivo l’acquisizione e la demolizione del Nira”.

Per il presidente Merlo il Nira “potrebbe essere demolito nel corso del 2016”.

L’accordo di programma che dovrà essere siglato da Comune, Regione ed autorità portuale, però, rischia di non andare altrettanto liscio soprattutto per ciò che riguarda l’area del palasport, che nel disegno del Blue Print verrebbe sostituito da una darsena con tanto di canale.

Ma il palasport lo vuole il Coni che sta elaborando un progetto di adeguamento dell’attuale edificio e lo vuole anche la nuova amministrazione della Regione: il governatore Toti quando, appena dopo le elezioni, ha partecipato alla presentazione ufficiale del Blue Print ha posto come unico rilievo il fatto “che una città come Genova non può non essere dotata di un palazzetto dello sport efficace”.

E nella partita entreranno sicuramente anche anche la questione della viabilità in zona levante e le polemiche dei comitati del porticciolo Duca degli Abruzzi che dovrebbero essere trasferiti lì.

Se e quando si arriverà alla firma dell’accordo di programma, la Regione Liguria dovrà anche confermare il finanziamento da 300 mila euro per trasformare il ‘dono’ di Renzo Piano in un concorso di idee. Solo da lì si partirà nel concreto per disegnare il waterfront genovese del futuro

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