Genova. Valentina Ghio, vicesindaco metropolitano, ha presentato in Consiglio le linee guida sui settori di collaborazione e supporto della Città metropolitana per i Comuni e le loro Unioni
Lo prevedono le linee guida, approvate dal Consiglio metropolitano, presentate dal vicesindaco Valentina Ghio (che oggi ha presieduto la seduta, in assenza del sindaco Marco Doria impegnato a Roma nel direttivo Anci) e che riguardano: la gestione della ‘centrale di committenza’ per ciascuna Unione dei Comuni; il coordinamento dei sistemi di informatizzazione e digitalizzazione nelle Unioni, con l’integrazione delle banche dati e la gestione coordinata dei siti istituzionali dei diversi Comuni, l’offerta di servizi a cittadini e imprese, la gestione e conservazione degli archivi informatici; le politiche per la trasparenza e la prevenzione della corruzione, anche attraverso uno specifico piano comune e il codice di comportamento dell’Unione; la collaborazione nella redazione coordinata dei piani urbanistici comunali (PUC), la conversione dei piani regolatori generali in PUC e le funzioni delegate in materia di paesaggio; le prestazioni di lavori pubblici per i Comuni fino a 8.000 abitanti come previsto dal decreto legislativo 163/2006 e le modalità operative per l’assistenza agli enti locali stabilite dallo specifico regolamento metropolitano.
Sulla delibera dovrà poi esprimersi anche la Conferenza metropolitana (dei sindaci).
“In tutti questi settori – dice Valentina Ghio – la Città metropolitana potrà avviare su richiesta dei Comuni interessati specifiche convenzioni per favorire e dare supporto ai processi di riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni locali per la gestione associata delle funzioni comunali, secondo il principio di sussidiarietà con i Comuni e le loro Unioni, in un rapporto di reciproca cooperazione e interazione e nel rispetto della piena valorizzazione delle risorse professionali della Città metropolitana e dei Comuni”.
Per sviluppare i servizi innovativi della pubblica amministrative per i cittadini e le imprese “uno strumento molto importante e necessario – dice Valentina Ghio – è anche quello dei Centri Servizi Territoriali e già la Provincia, ora Città metropolitana di Genova, aveva aderito al CST Liguria e ai progetti condivisi e cofinanziati per il quinquennio 2011-15. Attraverso il CST Liguria, infatti, la Regione e gli altri enti che vi partecipano, anche in forma aggregata, cofinanziano e attuano progetti per servizi di supporto, informatici, telematici e infrastrutturali legati alle funzioni istituzionali e operative. Un catalizzatore importante, perciò, anche per l’informatizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione, fra i settori strategici anche del nuovo PON Metro appena varato dalla Commissione europea che con fondi comunitari e nazionali finanzia progetti per l’innovazione, la sostenibilità ambientale, l’inclusione e la coesione sociale nelle Città metropolitane.”
Un gruppo di lavoro congiunto fra tecnici della Città metropolitana, dei Comuni e delle Unioni dei Comuni avrà il compito di dettagliare accordi specifici, verificarne gli obiettivi e individuare altri possibili settori di intervento, diversi da quelli già previsti, attraverso forme di compartecipazione economica dei Comuni.