Genova. E’ scontro aperto ormai tra Fim, ma sopratutto Uilm, e Fiom dopo la bocciatura da parte dei lavoratori tramite il referendum dell’ipotesi di accordo relativa al premio di produzione in Ansaldo Energia che prevedeva che nel premio non venissero calcolati i permessi relativi all’allattamento e alla 104, vale a dire l’assistenza ai familiari disabili.
Oggi, a margine della conferenza stampa indetta oggi da Uilm e Fim per discutere del processo di trasformazione industriale di Ansaldo Energia, Antonio Apa, segretario generale Uilm Genova, ha ribadito che “il nuovo assetto societario, le nuove strategie di sviluppo e nuovi e competitivi prodotti tecnologici rappresentano una sfida importante discorso della Fiom sul premio di risultato è stato a dir poco riduttivo e limitato”.
“I fatti hanno dimostrato che con la demagogia della Fiom non si va da nessuna parte – dice Apa – I lavoratori non riceveranno un centesimo del premio di produzione. Ansaldo ha un piano di crescita che va assecondato poiché, a breve, sarà in grado di competere con colossi come General Electric e Siemens proprio sul terreno della ricerca e delle nuove tecnologie. La scommessa occupazionale andava colta anche dal referendum”.
La polemica va avanti da giorni, aizzata da un volantino a firma Fim e Uilm a cui la Fiom ha replicato con un contro volantino: “La Fiom non si è mai rifiutata di entrare nel merito la trattativa relativa al PdR contribuendo ad apportare,come del resto ammettono Fim e Uilm, una serie di migliorie alla proposta portata dall’azienda. Ma la Fiom ha rifiutato e sempre rifiuterà di introdurre penalizzazioni per chi usufruisce di diritti basilari come i permessi di allattamento per le neo mamme o per accudire malato o disabili. Per la Fiom sono principi che non possono essere messi in vendita né oggi né domani”.
Giusto per contribuire a rasserenare i rapporti con gli altri sindacati la Fiom, ha fatto stampare le nuove magliette per i lavoratori di Ansaldo Energia: rigorosamente rosse e con la scritta lapidaria “Che chi dice NO! Fiom 1048” che è il numero di lavoratori che ha rinviato al mittente la proposta dell’azienda.
Nel frattempo la trattativa tra azienda e sindacati è interrotta, anche a causa del periodo estivo. I lavoratori questo mese hanno ricevuto il premio di produzione relativo scorso anno (1800 euro), ma non l’anticipo (circa 800 euro) su quello del prossimo: “I lavoratori sono sereni dice il segretario della Fiom genovese Bruno Manganaro – e pronti ad aspettare che la trattativa riprenda a settembre dove ci riconquisteremo il premio di produzione senza svendere diritti e principi di solidarietà”.