Liguria. Milioni di euro di danni in un settore che spesso deve anche affrontare gli sconvolgimenti climatici. Animali selvatici e agricoltura, un rapporto da sempre difficile, affrontato questa mattina in Regione dall’assessore all’Agricoltura, Allevamento, Sviluppo dell’Entroterra Stefano Mai, incontrando una delegazione di Coldiretti Liguria. Daini, caprioli, cinghiali al centro, insomma, della riunione.
“Non c’è tempo da perdere – ha spiegato l’assessore – per affrontare il problema. Gli ungulati selvatici stanno diventando un flagello per agricoltori e allevatori e anche per l’assetto idrogeologico del territorio visti i danni ai terreni, ai muretti a secco, alle fasce oltre che un pericolo di incolumità pubblica visto il ripetersi, con una certa frequenza, di incidenti sulle strade provinciali. Sarà uno dei primi provvedimenti di questo assessorato. Chi vive di agricoltura vive il problema come un profondo disagio che spesso all’esterno non viene compreso. È indispensabile arrivare a una soluzione che possa diventare anche un concreto deterrente all’abbandono del nostro entroterra e un incentivo al recupero consapevole del territorio”.
Ci sarà poi spazio per il problema lupi, sempre più presenti sulle montagne liguri, in un’ottica di tutela degli allevamenti. Il tutto, ha concluso Mai, in un quadro che è stato “sottovalutato e comunque affrontato in maniera inadeguata, mentre la caccia di selezione si è rivelata non sufficientemente incisiva”.