E’ stata disposta dal Gup Massimo Cusatti una perizia per accertare le condizioni psichiche, al momento del fatto e quindi l’imputabilità, di Remo Carbone, l’ex
muratore di 54 anni accusato di aver massacrato a colpi d’ascia Barbara Carbone, 46 anni, trovata semicarbonizzata in casa dell’uomo a Davagna nel settembre scorso.
L’uomo ha chiesto di essere processato con rito abbreviato e rimane in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Remo Carbone, che pare avesse problemi psichici e di alcol, era seguito dal servizio di igiene mentale della Asl. Secondo quanto era emerso dalle indagini, la donna che non era sua parente, la sera del 13 settembre si era recata nell’abitazione dell’uomo per portargli delle medicine ma non era più rientrata a casa e il marito aveva poi dato l’allarme.
In paese avevano riferito che Barbara Carbone era solita occuparsi delle persone in difficoltà portando cibo e medicine a chi non si poteva muovere. Il 19 giugno il gup affiderà l’incarico per la perizia.