In commissione

Turati, la soluzione è corso Quadrio ‘part-time’: posizioni distanti tra comitati e giunta, domattina nuovo round

I comitati annunciano battaglia: "Vogliamo un tavolo vero, non decisioni dall'alto". Parcheggi per residenti dalle 14 alle 8.

cronaca

Genova. Il mercatino di Turati trasloca in corso Quadrio. Questa mattina in un’affollata commissione congiunta a palazzo Tursi gli assessori Elena Fiorini, Emanuela Fracassi, Emanuele Piazza e Anna Maria Dagnino hanno ufficializzato quello che ormai tutti già sapevano. Vale a dire che il parcheggio liberato dalle transenne un paio di mesi fa è il luogo prescelto da Tursi per spostare i venditori ambulanti che da anni occupano la zona tra Turati, Raibetta e via della Mercanzia.

Uno spazio regolamentato nel tempo (mercatino dalle 9 alle 13, poi parcheggio per i residenti fino alle 8 del mattino), nello spazio e nelle regole grazie all’attività di mediazione culturale svolto dalla federazione regionale solidarietà e lavoro, con tanto di comitato di garanzia formato dalle principali associazioni che sul territorio di occupano di migranti (Auxilium, Caritas, Cesto, Emmaus, San Benedetto, Arci). “Siamo di fronte a una grande scommessa – ha detto l’assessore Fracassi – se riusciremo a contenere il fenomeno sarà una grande vittoria per tutti”. Saranno gli stessi venditori a ripulire l’area dopo ogni mercatino e a effettuare una sorta di controllo interno delle attività nell’ambito di un progetto di ‘cittadinanza attiva’ insieme alle associazioni.

Le associazioni che fungeranno da garanti hanno ribadito la totale disponibilità a partecipare al progetto. “Siamo disponibili ad essere ematici con questa soluzione – ha detto Stefano Kovac dell’Arci – perché uno dei nostri compiti e nelle nostre missioni e quella di garantire i diritti di tutti, anche di quelli che vendono al mercatino di via Turati”.

“Al contrario del passato – ha aggiunto Marco Montoli del Cesto – i punti di vista cominciano a convergere. A noi è stato chiesto non di individuare l’area ma di di accompagnare il progetto di mediazione sociale. Quella di corso Quadrio e’ una soluzione immediata, che va a individuare una zona che fornisce dei paletti. e la meno peggio possibile e chiedo che sia una sperimentazione sotto verifica con un tempo limitato. Chi ha soluzioni migliori le tiri fuori”.

Tutto bene quindi? Ovviamente no, perché la soluzione di corso Quadrio scatena comitati e commercianti. “Questo mercato è comandato dalla mafia – tuona Otello Parodi, del comitato di via del Molo – gestito da famiglie di italiani. Deve essere cancellato momentaneamente per dire basta a questi soprusi. L’area di corso Quadrio è stata tolta ai residenti anni fa quando sono stati realizzati i parcheggi della marina, con il patto che gli venisse restituita”.

Molto arrabbiata anche la presidente del civ Sarzano Sant’Agostino Antonella Davite: “Le parole dell’assessore Fracassi, che ha detto che in quella zona non ci sono attività commerciali sono assurde, così come è assurdo che pensino di tutelare la legalità grazie alle associazioni. Avremo una situazione sotto controllo se va bene per dieci giorni, poi sarà tutto come prima”. Davite ha anche lanciato la proposta di un “referendum perché i cittadini possano avere di nuovo voce in capitolo”. Proposta che vede favorevoli tutti i comitati presenti, da Assest all’osservatorio Pre Gramsci, da via del Molo al comitato di piazza De Marini.

Dopo la lunga fase di audizioni (sono stati sentiti oltre ai comitati anche i rappresentanti di Cesto, Caritas, Arci, e 3 febbraio) avrebbero dovuto prendere la parola i consiglieri ma alle 12 la commissione ha ritenuto fosse il momento di aggiornasi tra lo stupore degli auditi e dei giornalisti presenti. Tutto rinviato a domani mattina quindi, con una nuova seduta che dalle 9.30 alle 12 circa in cui i consiglieri di opposizione, ma probabilmente anche quelli del Pd (che in questo periodo si è schierato senza mezzi termini con l’opzione zero) ribatteranno alla proposta della giunta. E i comitati sono pronti a dare battaglia: “Speriamo non vogliano decidere tutto in fretta – dice Davite – sennò la protesta non si fermerà”.

“Devono fare un tavolo vero con noi e con le associazioni degli stranieri – ribadisce la presidente del Civ – che noi nel nostro piccolo abbiamo avviato, non far calare dall’alto decisioni raffazzonate”. E i comitati lamentano anche la sistemazione della fognatura che fino a pochi giorni fa riversava acque nere nel parcheggio di corso Quadrio: “Hanno riversato quella fogna nelle acque bianche pur di fare in fretta, e questo è inaccettabile”.

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