Economia

Tunnel di Genova spa: Tursi rileva le quote dell’Autorità Portuale

palazzo tursi comune genova

Genova. Firmato oggi a Palazzo Tursi dal sindaco Marco Doria e dal presidente di Autorità portuale Luigi Merlo l’atto di vendita delle quote azionarie della società “Tunnel di Genova spa” finora appartenute ad Autorità portuale.

Le 170mila quote di Autorità portuale, del valore nominale di 0,45 euro ciascuna, sono state acquistate dal Comune di Genova per un corrispettivo di 500 euro (cinquecento), importo determinato secondo il criterio del patrimonio netto al 31 dicembre 2013, così come era stato indicato nella delibera di “razionalizzazione” delle società partecipate adottata dal Consiglio comunale il 12 maggio 2015 (delibera 15/2015).

Con l’atto di acquisto firmato oggi il Comune diventa proprietario al 100% della società. La proprietà totale da parte del Comune costituisce il passaggio necessario per adempiere al secondo indirizzo della delibera di riordino che prevede la incorporazione della Tunnel di Genova – che è priva di dipendenti – in altra società del Comune.

La società “Tunnel di Genova” fu costituita nel 2002 per la progettazione e realizzazione del tunnel sottomarino. La progettazione preliminare, portata a compimento, ha comportato una spesa di oltre tre milioni di euro. Il progetto richiede oggi una verifica della compatibilità e un conseguente adeguamento alle necessità intervenute in ambito portuale. La Tunnel spa dispone a questo fine di 900mila euro, residuo del finanziamento inizialmente concesso da parte di Cassa depositi e prestiti, finalizzato a questo intervento e non trasferibile ad altro scopo.

“Non avrebbe senso abbandonare un progetto per il quale si sono spese già tante risorse e rinunciare ai finanziamenti disponibili per verificarne gli aggiornamenti” ha osservato il sindaco Marco Doria. “Le esigenze produttive del porto, in particolare per le riparazioni navali, e il progetto urbanistico di risistemazione del water front rendono necessaria una rivisitazione del progetto originario. Questo lavoro è utile perché, solo dotandosi di un progetto compatibile, la città potrà concorrere a tutte le occasioni di finanziamento per la realizzazione di una grande infrastruttura urbana che completerebbe la nuova viabilità di ponente offrendo un’alternativa alla sopraelevata”.

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