The color run

The Color Run, l’ondata festante della felicità

Genova. “I cinque chilometri più felici del pianeta” è il motto di questa traversata cittadina colorata, a base di ritmo, divertimento e sport, grazie alla quale un’ondata festante ha colorato il Porto antico di Genova per tutto il pomeriggio di ieri.

I numeri raccontano un successo, certo, con oltre 7.000 partecipanti; ma sono soprattutto gli occhi, i sorrisi e i colori di chi c’era a definire il perimetro vincente di questa manifestazione, che coinvolge giovani e meno giovani, amici e famiglie in un pomeriggio davvero all’altezza di tutti.

C’è l’occasione per fare un po’ di sport; non sono certo cinque chilometri competitivi, non è una corsa per gli amanti della podistica pura, ma è pur sempre l’occasione per attraversare a piedi – di corsa! – zone della città di solito dedicate al traffico, al lavoro o al turismo. È un riappropriarsi del territorio da parte delle componente umana e sociale.

C’è l’occasione per stare in compagnia, per condividere un pomeriggio di relax con gli amici, magari con i figli. Perché, davvero, alla The Color Run trovi di tutto, dai passeggini agli addii al nubilato, con tanto di sposa in velo! Anche questa è una caratteristica vincente della manifestazione: nessuna richiesta di professionalità o tempi minimi, nessuna vera preparazione, neppure la necessità di correre davvero lungo i cinque chilometri: non vince chi arriva prima, non vince chi attraversa il percorso nel minor tempo possibile, ma vince chiunque esca da questa bolgia con un sorriso in più e un bel ricordo di Genova e del pomeriggio colorato.

C’è l’occasione, soprattutto, per vivere un momento liberatorio e condividere un’esperienza che esce dai canoni. Stare in mezzo alla marcia significa, più di tutto il resto, liberarsi di molte costrizioni e viaggiare liberi per cinque chilometri, sovvertendo una delle regole fondamentali che ci insegnano da bambini: non sporcarti! Per una volta, che tu abbia tre anni o trentacinque, puoi e devi immergerti nel colore più saturo e immergerti senza pensieri nella marea delle tinte brillanti della Run.

Dopo cinque chilometri comunque difficile, vuoi per il caldo, vuoi per la fatica – correre, volendo, si corre – vuoi per la polvere che impasta il respiro ancora per qualche ora, l’argomento principale di tutti è uno solo: se il prossimo anno torna a Genova, la The Color Run la rifacciamo e ci portiamo più amici! Perché, in fondo, colorarsi, giocarsi e divertirsi è l’essenza da cogliere per sorridere ancora.

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