Bogliasco. E’ il giorno di Walter Zenga, ma la scena la ruba tutta Massimo Ferrero. Tra foto di rito che di rituale non hanno nulla e le solite vulcaniche conferenze stampa, il presidente della Sampdoria stupisce tutti chiamando a sè Edoardo Garrone.
“L’ho dovuto pregare – ha spiegato Ferrero – ma l’ho voluto qui, perché la sua presentazione dello scorso al cambio di proprietà ha portato fortuna. Mi sembrava, a parte tutto, doveroso essere riconoscente verso questo signore, che poteva vendere la Samp a persone più blasonate e invece l’ha data a me. Lui è un sampdoriano vero”.
“Lui è il più bravo di tutti – ha continuato – come persona, come umanità, come tifoso. Voglio però anche ricordare l’aiuto che ci ha dato il papà di Edoardo: Riccardo Garrone è il mio angelo custode“.
Riservatissimo come al solito, l’ex presidente scioglie però l’emozione con poche, semplici parole. “Oggi è il 12 giugno, un anno fa ci fu l’annuncio del cambio di proprietà. Se riascoltate cosa abbiamo detto allora, devo dire che è andata meglio di quanto potessimo pensare. La Samp era solida ed è stata rinforzata, sia come squadra che come società. Allora avevamo ragione e i fatti lo hanno confermato“.
Due presidenti alla conferenza stampa di presentazione non sono certo cosa da tutti i giorni, Walter Zenga inizia la sua avventura alla guida della Sampdoria in un modo speciale. “Walter? Ci porterà lontano” è la convinzione di Ferrero.