Indagini in corso

Quinto, lo stupore del quartiere “bene” dopo l’agguato ai clochard. E qualcuno azzarda: “Non sono i nostri ragazzi” fotogallery

Intanto il cerchio investigativo si stringe attorno a un gruppo di giovani usciti da un locale vicino alla stazione. Sequestrato un bicchiere da cui sarà estratto il dna

Genova. Stupore, indignazione ma anche talvolta un lieve e malcelato fastidio. E’ la somma delle reazioni raccolte nei pressi della stazione di Quinto, dove martedì notte due clochard sono stati vittime di un vero e proprio agguato. Colti nel sonno mentre dormivano nella piccola sala d’aspetto della stazione e presi a catenate e a bastonate.

Per fortuna ai due, genovesi di 33 e 38 anni, è andata abbastanza bene. Solo il meno giovane è ancora ricoverato all’ospedale San Martino per accertamenti visto che ha un ematoma in testa oltre a diverse ferite ed escoriazioni. A colpirli sono stati almeno in tre, incappucciati, dice uno di loro, ma per gli investigatori della squadra mobile coordinati dal sostituto procuratore Pier Carlo Di Gennaro, potrebbero essere sei. Un agguato in piena regola forse per uno screzio oppure un’aggressione casuale da parte di un gruppo di ragazzotti della zona, infastiditi dalla presenza dei clochard. Secondo il racconto delle vittime, infatti, gli aggressori mentre li colpivano avrebbero urlato: “Maledetti clochard, qui a Quinto non ci dovete più venire”.

Ma tra chi va e viene con la spesa o il giornale sottobraccio, nessuno sembra sapere nulla: “Non sapevo nemmeno che ci fossero dei clochard che dormivano in stazione – spiega il gestore del bar di fronte alla stazione – di barboni ne conosciamo un paio, ma di più non sappiamo. Questo è un quartiere tranquillo, è la prima volta che capita una cosa del genere, speriamo sia anche l’ultima”. “Sono stupito e anche profondamente indignato – commenta un anziano che abita in zona – spero che prendano in fretta i responsabili e li puniscano adeguatamente”.

Poi che chi più che della violenza sembra stupito e infastidito della miseria: “Ormai non ci sono più quartieri sicuri, è pieno di disperati che dormono ovunque e poi si picchiano”. E dopo avergli fatto notare che sembra si sia trattato di una vera e propria spedizione punitiva e non di una rissa tra senzatetto dice: “Difficile classificare quello che è successo visto tutta la miseria che c’è in giro”. E un altro si spinge ancora oltre: “Non sono stati i nostri ragazzi dice,che hanno un altro genere di educazione, mentre basta vedere ai giardini tutti gli stranieri che arrivano da Sampierdarena e Cornigliano come si comportano. Sicuramente è gente fuoriuscita da altri quartieri”.

L’ipotesi investigativa invece sembra al momento puntare proprio su alcuni ragazzi del quartiere che erano usciti da poco da un locale non distante. GLi investigatori della squadra mobile hanno sequestrato un bicchiere di vetro trovato sul luogo dell’aggressione da cui sarà estratto il dna. Sono molte le persone che sono già state sentite dalla Questura, che è anche in possesso di un filmato girato dalle telecamere di sorveglianza della stazione. E se al momento non ci sono ancora persone iscritte ufficialmente nel registro degli indagati, può essere ormai questione di ore.

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