Genova. “L’arrivo di persone disperate che fuggono dalla guerra, dalla persecuzioni e dalla miseria sulle coste del sud Italia non è solo un problema delle regioni meridionali né solo dell’Italia. È un problema dell’Europa e di tutta la nostra società”. Lo scrive il sindaco di Genova, Marco Doria in una nota, dopo quanto detto da Roberto Maroni. Una rivolta che non coinvolgerebbe solo regioni governate dalla Lega (Lombardia e Veneto) ma anche la Liguria di Giovanni Toti e la Val D’Aosta.
“Rifiutarsi di affrontarlo non è solo ingiusto ma anche miope e inefficace. Tutte le nostre istituzioni devono farsene carico, nel rispetto dei valori costituzionali e delle leggi e in coerenza con principi universali di tutela della dignità della persona. Minacciare tagli di risorse ai comuni che affrontano con senso di responsabilità un dramma del nostro tempo è illegittimo sotto il profilo delle norme e favorisce un imbarbarimento della nostra società minando valori essenziali di convivenza civile e solidarietà”, prosegue.
“A questi valori la città di Genova non è disposta a rinunciare”, conclude il primo cittadino.