Degrado

Porta Pila a Genova, la denuncia: “Un monumento al degrado della Superba che fu” fotogallery

Genova. “Un pessimo biglietto da visita per i turisti che arrivano in treno alla stazione Brignole e un simbolo del degrado in cui oggi, purtroppo, si trova Genova, un tempo Superba”. Lo dichiarano Matteo Rosso, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, e Stefano Balleari, vicepresidente del consiglio comunale di Genova, che hanno effettuato un sopralluogo a Porta Pila, la porta monumentale realizzata nel 1647 che oggi si trova in via Imperia proprio davanti alla stazione ferroviaria di Genova Brignole.

“Sono anni che ci battiamo per ridare dignità e decoro a uno dei monumenti più imponenti e più emblematici dei fasti della nostra città – dicono Rosso e Balleari – purtroppo, nonostante le promesse e i progetti faraonici delle varie giunte comunali, dobbiamo riscontrare che nulla si è fatto. Neppure una foglia si è mossa anzi, se mai, proprio le foglie di edera e gli arbusti rampicanti stanno prendendo il sopravvento e soffocando la Porta».
Stefano Balleari ha presentato una seconda interpellanza al sindaco Doria per chiedere che ‘Tursi faccia guerra a quel degrado che ha stufato i cittadini e provveda concretamente a mantenere intatto il decoro della città riconquistando una sua Porta di grande valore e pregio artistico, che indolentemente nessuna guida turistica menziona, aprendola alla cultura e al turismo’”.

“Su Porta Pila – spiegano i consiglieri – nel settembre del 2011 è stato presentato all’Urban Center di piazza Banchi il planning per la sua risistemazione che, non rinunciando alla tradizione, le fa continuare il suo viaggio prevedendo l’ipotesi dello spostamento della porta seicentesca, dedicata alla Regina di Genova e tanto amata dai genovesi, da via Imperia a piazza Verdi integrandola nella scenografia urbana davanti alla stazione di Brignole, porta di accesso alla città”.

La storia della Porta è contraddistinta da un destino “itinerante”. Costruita nel 1647, la porta monumentale era in origine integrata nelle mura di accesso di levante della città. Adornata con pilastri in pietra di Finale, viene arricchita con una statua della Madonna, opera di Domenico Scorticone, su disegno del Fiasella. In seguito, a seconda delle esigenze urbanistiche, ha cambiato “casa” per ben tre volte nel corso di soli sessant’anni dal 1899 al 1940 fino ad approdare nella collocazione attuale nel 1951, a ridosso del muro di sostegno di via Imperia.

“Fuori da ogni circuito turistico, da ogni percorso pedonale – dicono Rosso e Balleari – la Porta negli ultimi decenni, è stata dimenticata dalle istituzioni e ha accumulato i segni di squallido abbandono e degrado. Tuttavia, per il suo aspetto maestoso e trovandosi proprio davanti ai binari della stazione di Brignole, è ben visibile ai genovesi e ai turisti: basterebbe un po’ di manutenzione e un minimo di promozione perché il monumento, gioiello architettonico che non passa di certo inosservato, torni a essere emblema di una città Superba e non simbolo del degrado e dell’abbandono”.

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