Di nuovo al voto

Partecipate, martedì nuova protesta dei lavoratori Amiu: “Sciopero o assemblea, in ogni caso saremo in tanti”

Ipotesi consiglio a porte chiuse, Cavanna: "Se sarà così se ne assumeranno la responsabilità"

cronaca

Genova. Dopo il doppio ‘flop’ della maggioranza che per due volte di fila non ha avuto il numero legale per approvare la delibera sulle partecipate, i lavoratori Amiu martedì torneranno a Tursi e oggi in un documento hanno chiesto ancora una volta ai sindacati di “muoversi al più presto per garantire la presenza più ampia possibile utilizzando tutti gli strumenti a disposizione”.

La lotta per difendere i nostri stipendi e i nostri posti di lavoro sarà lunga e certo non finirà con il voto di martedì prossimo, comunque vada a finire, ma per indebolire questa giunta e i suoi progetti di svendita e smantellamento delle nostre aziende è necessario ribattere colpo su colpo facendo capire che i lavoratori non hanno intenzione di cedere e continueranno a mobilitarsi ogni volta che i loro diritti verranno messi in discussione” scrive in un volantino l’Unione lavoratori Amiu”.

“Per essere in tanti – si chiude l’appello – abbiamo bisogno che il sindacato dica al più presto cosa ha intenzione di fare martedì prossimo. Per mettere sotto pressione il consiglio comunale e mettere in difficoltà la giunta devono sapere che martedì, comunque vada, non sarà una passeggiata”.

E i sindacati raccolgono l’appello dei lavoratori: “Stiamo verificando se c’è la possibilità di indire uno sciopero in contemporanea con la discussione della delibera” spiega Corrado Cavanna, segretario generale funzione pubblica Cgil. “Se non ci riusciremo indirremo nuovamente un’assemblea sindacale. In tutti i casi possiamo garantire che i lavoratori Amiu ci saranno

Intanto, dopo gli incidenti della scorsa volta che hanno provocato tre donne contuse tra i dipendenti di Amiu e tre tra gli agenti della municipale, sembra che i vigili non vogliano accollarsi l’ordine pubblico della prossima seduta consiliare. Se arrivassero proposte formali in tal senso il presidente del consiglio Giorgio Guerello potrebbe optare per lo svolgimento della seduta a porte chiuse. La decisione sarà presa lunedì. “Certamente questa è una facoltà della presidenza del consiglio, ma se decideranno di tenerci fuori da Tursi, se ne assumeranno la responsabilità”.

Al momento non sembra che ci possa essere nessuna possibilità di mediazione tra l’amministrazione e i sindacati: “Il sindaco ha deciso di prendere questa questione di punta, rendendola addirittura dirimente per verificare se ha una maggioranza, ma se la prende di punta lui, i lavoratori faranno altrettanto”. Intanto Cgil Cisl e Uil hanno proclamato lo stato di agitazione per tutte i lavoratori di tutte le società partecipate coinvolte dalla delibera.

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