Genova. “La Giunta comunale, nonostante la contrarietà espressa dalle segreterie confederali sulla delibera per le linee guida del personale delle partecipate del Comune di Genova, avrebbe deciso di proseguire il suo percorso nel Consiglio Comunale di martedì 23 giugno. Riteniamo sia un grave errore da parte dell’Amministrazione penalizzare indiscriminatamente i lavoratori delle partecipate sul loro salario e intervenendo sui contratti nazionali e svilendo la contrattazione aziendale”.
Così Cgil, Cisl e Uil in una nota congiunta riguardo alla spinosa questione delle partecipate del Comune di Genova. Al centro del contendere una delibera che se approvata bloccherebbe per due anni i salari dei lavoratori.
“Ai lavoratori – attaccano i sindacati – viene prospettata incertezza sul futuro delle proprie aziende, il blocco degli scatti automatici derivanti dalla contrattazione nazionale e di secondo livello, come se in questi anni i dipendenti non avessero già contribuito con parte del salario a mettere in equilibrio i bilanci aziendali, scongiurando il peggio. Non è possibile infatti continuare ad utilizzare le aziende partecipate come contenitore di privilegi per alcuni, scaricando i costi finali su lavoratori e cittadini”.
“Cgil, Cisl, Uil Genova ricordano alle istituzioni che i lavoratori di alcune di queste aziende da molti anni non percepiscono aumenti contrattuali. Per questa ragione CGIL, Cisl, Uil dicono al Comune di Genova che sono disposte ad ulteriori discussioni e mediazioni a patto che si proceda al riconoscimento degli aumenti derivanti dai contratti nazionali e dalla contrattazione di secondo livello riconducendo il confronto nelle singole aziende e la delibera non sia retroattiva. Occorre responsabilità da parte del Comune di Genova: i lavoratori hanno già fatto la loro parte”.
