Genova

Imprese in ginocchio, la ripresa resta un miraggio: “Troppa pressione fiscale”

"Il Governo vari una riforma del fisco che alleggerisca il peso delle tasse"

Genova. La crisi è ancora lontano dall’essere scongiurata e per le piccole e medie imprese il ritorno alla crescita appare un miraggio. Lo evidenzia un sondaggio di Confesercenti e Swg, secondo cui oltre 8 imprenditori su 10 (82%) a giugno dichiarano di non aver intercettato l’inversione di tendenza; più di uno su due (51%) non rileva miglioramenti rispetto al 2014, mentre il 31% sostiene di avere subito un nuovo calo. Solo il 17% delle imprese vede segnali di miglioramento.

La sofferenza delle imprese appare legata soprattutto all’eccessivo prelievo fiscale e a rivelarlo è lo studio presentato in occasione dell’assemblea annuale di Confesercenti: per questo tre imprenditori su quattro (75%) ritengono prioritario che il Governo vari una riforma del fisco che alleggerisca il peso delle tasse. Ma è forte anche la richiesta di un intervento urgente per la semplificazione: il 42% vorrebbe snellire la burocrazia, mentre un 18% di imprese chiede interventi per una giustizia più celere.

Il perdurare dello stato di difficoltà si ripercuote sulla capacità di investimento delle imprese: solo il 18% ha
dichiarato di aver assunto a tempo indeterminato nuovo personale, e la metà ha potuto farlo solo grazie ai nuovi sgravi contributivi. Ma l’80% segnala di non avere ancora l’esigenza o la forza per prendere nuovo personale. Secondo gli imprenditori servirebbe quindi una un rafforzamento degli sgravi: 3 imprese su 10 chiedono di ridurre subito il costo del lavoro.

“In questo momento, la stragrande maggioranza delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi è in ginocchio. Eppure possiamo e dobbiamo farle rialzare, così come vogliamo contribuire a cambiare in meglio il
nostro Paese”. Queste le parole presidente di Confesercenti Massimo Vivoli. “Non lo possiamo fare da soli, ma
possiamo farlo per primi”, aggiunge Vivoli che al Governo propone “un patto per la ripresa fatto di cose concrete e
tangibili”.

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