Liguria. In questi giorni il nostro Governo, mascherandosi dietro la solita solfa delle riforme, sta cercando di far passare un atto legislativo che renderebbe molto più facile aprire sale gioco nel nostro paese, ma soprattutto metterebbe in grande difficoltà il Comune di Genova che, al contrario, ha un regolamento molto restrittivo per quanto riguarda il gioco d’azzardo”. A dichiararlo è Gianni Pastorino, consigliere regionale di Rete a Sinistra.
“La conseguenza, sarebbe vanificare il lavoro fatto fino ad oggi, senza contare il costo sociale a cui si andrebbe incontro. Evidentemente il nostro primo ministro, nel visitare Genova per motivi elettorali, non si è reso conto della situazione di molti quartieri genovesi, invasi da sale gioco, che costituiscono un problema sia per possibili infiltrazioni malavitose che per quanto riguarda il rapporto con le giovani generazioni. Tutto questo avviene, continua il consigliere di Rete a sinistra, aprendo un dissidio anche all’interno del PD, in cui mi auguro che prima o poi prevalgano vere spinte riformistiche e non un continuo accettare pressioni da parte di soggetti economici che operano, come in questo caso, in settori a rischio sociale. Naturalmente qualcuno dirà che le case gioco aiutano le casse dello Stato, ma se è per questo invito il Governo italiano ad una più rigorosa ed incisiva lotta all’evasione fiscale, da tempo propagandata ma mai perseguita”.
“Ritengo invece necessario – conclude Pastorino – aprire una riflessione profonda nella nostra città tra le varie forze politiche e le forze sociali e associazionistiche presenti sul territorio per attivare un percorso di netto contrasto alla normativa in questione”.