Perplessità

Genova, conto alla rovescia per i saldi. Con l’incognita del Liguria Pride

saldi estate 2014

Manca pochissimo anche a Genova: i saldi estivi stanno per partire, tra clienti in cerca di affari e negozianti che sperano di mettersi alle spalle anni certo non esaltanti. Con l’incognita in agguato proprio nel primo giorno, sabato 4 aprile: il Liguria Pride.

Assolutamente nulla contro la manifestazione – spiega Salvatore Pisano, presidente del Sestiere Carlo Felice, Civ che va da via Roma a via XXV Aprile, passando per salita Santa Caterina e galleria Mazzini – ma siamo a dir poco perplessi dalla scelta del Comune di farla svolgere proprio in coincidenza con il primo giorno di saldi e per giunta in pieno centro. In questo modo, quella che poteva essere una bella occasione per fare festa e portare tanta gente in città rischia, invece, di rivelarsi un boomerang per una fetta consistente di persone, e cioè tutti quei commercianti che ormai ogni anno aspettano con ansia l’inizio dei saldi”.

“La nostra contrarietà – ribadisce Pisano – ha a che fare esclusivamente con la data ed il percorso scelti, e non certo con il tema che è quello della sacrosanta rivendicazione di pari diritti per tutti. Dal nostro punto di vista, però, è evidente che una manifestazione così imponente avrà inevitabili conseguenze sulla viabilità e terrà lontani dal centro quanti, diversamente, avrebbero magari scelto di passare il pomeriggio in città passeggiando in cerca di affari. Tra i vari punti del protocollo d’intesa che la consulta dei Civ e il Comune hanno rinnovato, appena una quarantina di giorni fa, c’era anche l’istituzione di una cabina di regia che coordinasse il calendario degli eventi ed invece, in questo caso, l’amministrazione non ha tenuto conto delle esigenze di una categoria importante per il tessuto sociale come quella dei commercianti”.

Manifestazioni a parte, le aspettative sono alte. “Ci aspettiamo di partire bene – spiega Enrico Malvasi, presidente provinciale e vice presidente nazionale di Fismo Confesercenti – perché i primi dieci giorni sono sempre quelli più importanti e perché, in fondo, il caldo vero è esploso proprio adesso e c’è la speranza che i consumatori facciano finalmente quegli acquisti che fino ad ora avevano rimandato. La stagione, infatti, ancora una volta non è stata esaltante a causa soprattutto di un mercato interno nel quale, a dispetto da quanto detto dai media, non si sono ancora visti segnali tangibili di ripresa”.

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