Rapallo. Fede e tradizione che si intersecano per un evento che, da secoli, è punto di riferimento nella storia di Rapallo, ma anche attrazione per i turisti: ecco le Feste di Luglio, i festeggiamenti in onore di Nostra Signora di Montallegro, Patrona della città.
Questa mattina è stata presentata l’edizione 2015 della manifestazione che, tradizionalmente, prende il via con la Novena dell’Alba ed ha il suo clou nei giorni 1, 2 e 3 luglio, quando Rapallo si anima tra “sparate”, spettacoli pirotecnici e il consueto rituale religioso che ricorda l’Apparizione della Vergine al contadino Giovanni Chichizola il fatidico 2 luglio 1557. La location scelta per illustrare il programma civile dei festeggiamenti è la sede del Comitato Sestieri Rapallesi. Un tuffo nel cuore delle Feste di Luglio tra immagini e documenti appesi alle pareti dell’edificio di via Giovanni Maggio 5, ad immortalare i protagonisti della parte folcloristica dei festeggiamenti: i massari dei Sestieri.
A fare gli onori di casa il presidente del Comitato, Gian Paolo Arancio, il suo vice Fabrizio Boero e Maura Arata, presidente del Sestiere Cerisola, a cui quest’anno spetta il compito di organizzare il Panegico, la tradizionale “sparata” che prende il via allo scoccare di mezzogiorno del 2 luglio e che i Sestieri organizzano a rotazione, seguendo un preciso e rituale ordine.
In rappresentanza del Comune di Rapallo era presente il consigliere incaricato alle Feste di Luglio, Filippo Lasinio: “Le Feste di Luglio racchiudono 458 anni di storia – sottolinea – L’excursus della “tre giorni” di festeggiamenti inizia con la “questua”, che ha preso il via il 20 maggio, e che vede i “massari” dei Sestieri passare di casa in casa, di negozio in negozio, a chiedere anche solo un piccolo obolo per portare avanti la tradizione. Questo ha un significato importante, una valenza storica e sociale: è la tradizione che entra nelle abitazioni. Questa è la nostra Festa, la Festa della città: in essa l’Amministrazione comunale crede fortemente e farà il possibile per portare avanti quello che è il primo evento di livello pirotecnico del Nord Italia, senza dimenticare l’importanza dell’aspetto di fede dei festeggiamenti e il legame tra la città e la sua Patrona”.
“Come mi piace ripetere, non c’è futuro senza storia – aggiunge l’assessore a Turismo e Commercio Elisabetta Lai, presente a sua volta questa mattina – Ecco perché è importante far comprendere anche a chi non è originario di Rapallo e si è trasferito qui in un secondo momento, così come ai turisti il significato profondo delle Feste di Luglio e quanto esse rappresentano. A questo proposito ho contattato un’importante agenzia di comunicazione per promuovere le Feste di Luglio tramite passaggi televisivi su canali nazionali, in modo da valorizzare l’evento come esso merita”.
A chiusura della conferenza stampa, i giovani massari del Sestiere Cerisola hanno illustrato una doppia iniziativa organizzata in occasione della realizzazione del Panegirico. La prima è il concorso fotografico “In sce case, in famiggia, in tu chêu” (Nelle case, in famiglia, nel cuore), che ha lo scopo di censire le immagini mariane dipinte o scolpite sui muri delle case rapallesi. La seconda è la mostra “Madre ecco tuo figlio. La drammatica esperienza di Giulio Scocco racconta la fede dei rapallini”, un cammino che ripercorre attraverso documenti il legame d’amore dei rapallini nei confronti della Vergine, testimoniato nelle pagine di diario scritte da Giulio Scocco, deportato nei campi di concentramento in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale. La mostra è patrocinata dal Comune di Rapallo e sarà allestita nell’Oratorio dei Bianchi dal 23 giugno al 5 luglio, con ingresso libero.