Genova. La conta ufficiale dei voti verrà fatta alle 18.30 nella riunione di maggioranza convocata dal sindaco Marco Doria che prevede all’ordine del giorno proprio la delibera di domani e le successive scadenze a partire dall’approvazione del Bilancio.
Per Doria quella di domani sarà una votazione scriminante rispetto alla tenuta della giunta e ai suoi lo ha detto in tutti i modi ai suoi: se martedì non passa la delibera si va tutti a casa. Con l’aggravio che il Comune di Genova sarà commissariato per consentire l’approvazione del Bilancio. Conseguenza che tutti vogliono evitare. Per questo qualcuno tra i denti definisce Tursi “il vero e proprio suq di Genova” o peggio “il mercato delle vacche”.
Fatto sta che la minaccia di Doria sembra essere servita e domani la giunta i numeri li avrà. A votare a favore della delibera saranno il gruppo del Pd (11 voti, se mancherà di nuovo l’ex assessore Veardo saranno 10), i 6 consiglieri della lista Doria, Gian Paolo Malatesta del Gruppo Misto, Leonardo Chessa di Sel (e forse anche Gian Pastorino, se il direttivo provinciale di Sel questa sera si pronuncerà in questo senso). A dire si saranno anche Alfonso Gioia e Pietro Repetto.
Del gruppo misto, oltre a Malatesta, dovrebbe votati sì anche Mazzei, mentre De Benedictis sarà assente per motivi di salute. E, a sorpresa, a questo giro avrebbe garantito il suo sì anche il capogruppo Stefano Anzalone che, dopo un colloquio con il sindaco, questa sera è stato invitato ufficialmente in maggioranza, non per distribuire poltrone (garantiscono fonti vicine a Doria) ma per recuperare insieme le motivazioni per cui l’ex Idv faceva parte della maggioranza a inizio legislatura.
Maggioranza che per sopravvivere torna quindi ad allargarsi con il gruppo misto che entra stabilmente e compattamente e l’Udc che garantisce comunque un appoggio esterno “fedele”. E sarà questa maggioranza che dovrà arrivare almeno fino a dicembre con la votazione del Puc. Poi con il nuovo anno comincerà la nuova battaglia, con l’avvio della campagna elettorale per le primarie delle comunali e lì forse dentro Tursi, comincerà una nuova guerra di posizione.