Genova. “Noi non siamo persone irragionevoli, chiediamo solamente al governo di avere una visione complessiva della crisi in atto e di poter scegliere strategie comuni”. Cosi’ il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, oggi pomeriggio a Genova, in merito al tema dei migranti. A margine della processione con l’arca contenente le ceneri di San Giovanni Battista, patrono della città, il governatore ha aggiunto che “la posizione della Regione e’ molto chiara. Domani incontreremo Renzi e la ribadiremo”.
“La mia posizione, che domani ribadirò a Renzi – ha spiegato il governatore della Liguria – è quella di tutte le regioni di centro-destra vale a dire pieno spirito di collaborazione se il governo finalmente ci dice dove vuole andare perché il punto non è nemmeno il tema dell’accoglienza. Il punto è – ha chiarito Toti – che anche se decidiamo di collaborare a politiche dell’accoglienza, vogliamo ragionare su cosa accade prima che arrivino a casa nostra?
“Se noi blocchiamo le coste della Libia e creiamo una struttura internazionale in grado di arrestare i flussi, di intensificare chi arriva sulle Coste del’Africa magari facendo accordi con come ha fatto Berlusconi quando governava rispetto a Tunisia, Algeria ed Egitto, magari utilizzando anche i nostri militari presenti del mediterraneo, distruggendo le barche degli scafisti magari con una collaborazione con i sindaci costieri della Libia, a quel punto possiamo vedere come accollarci l’onere di chi è dentro”.
“Ma finché il Governo non esercita quelli che sono i suoi doveri-diritti come la protezione dei confini, l’esercizio della politica estera e della politica della difesa – ribadisce il governatore – poi non può chiedere alla Regione di esercitare competenze che non sono proprie”.