Genova. Ieri, mentre era in pieno svolgimento l’ultima giornata di Slow Fish, il mercatino abusivo di via Turati occupava l’intera area che va dalla metropolitana ai portici di Sottoripa. A pochi passi, come se nulla fosse, Pastorino e Civati facevano il loro comizio senza esprimere una sola parola per quanto era sotto i loro occhi. Il tutto come un rito vuoto, avulso dalla realtà e dalle richieste dei cittadini e dei turisti.
Questa è una strana campagna elettorale, in cui altri parlano solo di strategie contro il governo Renzi, di laboratori politici nazionali, di divisioni interne, e noi, insieme a Lella Paita, di problemi e soluzioni.
La scorsa settimana ho partecipato alla manifestazione degli abitanti del Centro Storico contro il c.d. “Mercatino abusivo di Via Turati” e contro anche il suo eventuale spostamento in Corso Quadrio, perché sono convinto che le loro ragioni siano le ragioni di tutti i cittadini, anche di coloro che semplicemente passano da quella zona o che ci lavorano, e che la politica non possa liquidarli trincerandosi dietro inutili attendismi o buonismi da sinistra salottiera.
Perché se – come è stato più volte rilevato dagli stessi cittadini – dalle istituzioni preposte all’ordine pubblico e dalle inchieste dei media locali, quel mercatino oltre ad essere un pessimo spettacolo per i cittadini e per i turisti, è un coacervo di illegalità, una forza di sinistra non può girarsi semplicemente dall’altra parte o spostare il problema da una zona ad un’altra della città.
La difesa e la tutela della legalità, della sicurezza dei cittadini, di chi paga regolarmente le tasse e affronta giorno dopo giorno la burocrazie e le regole per portare avanti una regolare attività economica, sono politiche di sinistra.
La soluzione del problema deve essere decisa senza tentennamenti: la soluzione del problema è lo smantellamento del mercatino, perché in primo luogo una forza di sinistra non può e non deve assolutamente tollerare l’illegalità e parallelamente, se vuole continuare a proporre politiche per la valorizzazione turistica della città, non può accettare che lo “spettacolo” del mercatino sia uno dei biglietti da visita del nostro bellissimo centro storico.
Sono un uomo del territorio, un amministratore, abituato a risolvere i problemi e a decidere. Per questa ragione parteciperò all’assemblea pubblica dei residenti e dei commercianti che si terrà mercoledì prossimo presso i locali della Chiesa di Santa Maria di Castello e proporrò che il gruppo PD in Consiglio Comunale presenti una mozione che pretenda dalla Giunta comunale questa risposta in tempi brevi.
Michele Malfatti