Rossoblù eccezionali

Tripudio Genoa, battuta anche l’Interrisultati

Genova. Una partita da film, un ottovolante continuo. Il Genoa batte l’Inter 3-2 e pone il sigillo su una stagione eccezionale, in cui ogni aggettivo per descriverla potrebbe essere riduttivo.

L’apoteosi per la squadra che, nonostante una lunga serie di infortuni, è riuscita a esprimere un calcio di livello europeo. Una vittoria per Gasperini e un gruppo solido, fatto di campioni veri, ma anche di giovani che si sono esplosi in corsa, come il nuovo acquisto Pavoletti.

I figgi do Zena compiono 20 anni e per l’occasione festeggiano con una coreografia nei Distinti e nella Sud: “Orgogliosi di esserlo, fieri di non essere altro 1995-2015”. La Nord è un tripudio di fuochi d’artificio. Comincia così Genoa-Inter, una partita che i tifosi rossoblù ricorderanno per un bel pezzo.

Tino Costa si fa male nel riscaldamento, al suo posto Lestienne dal primo minuto.

La tifoseria genoana si esprime sulla questione della licenza Uefa: “Non manca la licenza, quanto la vostra coscienza, meritiamo rispetto” è lo striscione nella Sud, di ben altro tono quello nella Nord, che si rivolge direttamente a Preziosi.

Primo spunto dell’inter con un tiro dalla distanza di Nagatomo ben controllato da Perin al 1′, il Genoa risponde con una bella discesa di Lestienne sulla sinistra e un cross in mezzo su cui Handanovic anticipa in tuffo Pavoletti “avvoltoio” alle sue spalle.

All’8′ il primo vero pericolo per il Genoa arriva da un colpo di testa di Brozovic dimenticato in area dai difensori rossoblù, il croato non salta e la conclusione è debole.

Al 10′ è il Genoa ad avere l’occasione del vantaggio: è Handanovic a fare letteralmente un miracolo d’istinto puro, deviando un colpo di testa di Lestienne, favorito da una deviazione di Juan Jesus su cross di Rincòn. Mani nei capelli per tutti i rossoblù.

La partita è molto piacevole, al 14′ Medel ci prova dalla distanza, il pallone rimbalza velenoso davanti a Perin, che riesce in qualche modo a salvarsi in tuffo.

Al 19′ l’Inter passa in vantaggio: Hernanes crossa in area, Icardi controlla e anticipa Perin, in ritardo nell’uscita, con un tocco al volo quasi di punta.

Il Genoa reagisce subito e al 21′ testa ancora i riflessi di Handanovic con Kucka dalla distanza, il portiere è prontissimo alla deviazione in angolo.

Il Genoa è in palla e si vede: il pareggio arriva al 25′ con un gran gol di Pavoletti, l’attaccante toscano stoppa di petto spalle alla porta e si gira, il destro non lascia scampo al Handanovic. Corsa liberatoria verso la panchina per un abbraccio collettivo.

L’aggressività dei rossoblù a centrocampo mette in seria difficoltà l’Inter, la squadra di Gasperini però si mette a rischio in caso di errore, giocando molto alta: è così che l’Inter torna in vantaggio grazie a una verticalizzazione molto rapida Hernanes-Icardi-Palacio (che non esulta), con l’argentino che si inserisce come coltello nel burro nelle maglie molto larghe della difesa genoana (30′).

Ma non è per nulla finita: al 33′ Pavoletti colpisce la traversa con un’altra magia: stop e tiro al volo girandosi in un fazzoletto in area di rigore, Handanovic in questo caso spettatore.

La foga di recuperare fa compiere qualche imprudenza di troppo alla difesa del Grifone: un erroraccio di De Maio favorisce Palacio, che confeziona un assist per Icardi che insacca, ma Tagliavento annulla per fuorigioco (38′).

Primo giallo al 39′: Hernanes duro su Bertolacci all’altezza della lunetta dell’area di rigore.

Al 42′ la partita torna in parità: Kovacic sbaglia, ne approfitta Kucka che serve in profondità Lestienne, la palla sembra persa, ma Handanovic e Ranocchia non si intendono e pasticciano, la palla rimbalza proprio verso Lestienne che non può far altro che appoggiare in rete. Primo gol in serie A per il belga: anche lui festeggia correndo verso la panchina.

Gli animi in campo sono a fior di pelle e Tagliavento ammonisce Brozovic e Kucka, rei di reciproche scorrettezze.

La ripresa ricomincia con il Genoa all’attacco e un calcio di rigore invocato da Pavoletti, che cade in area duellando con Juan Jesus. Tagliavento sorvola (53′).

L’Inter scivola letteralmente sull’occasione del 2-3: un assist di Kovacic mette Palacio davanti alla porta, ma al momento di rientrare per il tiro a rete l’argentino scivola e la difesa libera (58′).

Ammoniti anche De Maio per un intervento falloso a centrocampo e D’Ambrosio per un fallo tattico su Pavoletti.

Bertolacci, meno in evidenza rispetto alle ultime partite, si “sveglia” al 69′ costringendo Handanovic al tuffo e alla deviazione di pugno con un sinistro teso dai 25 metri.

Il Genoa si salva al 75′ quando nella stessa azione l’Inter colpisce prima il palo con Hernanes, poi la traversa con Brozovic.

Sul rovesciamento di fronte Falque cincischia troppo e non tira quando dovrebbe.

Gruppo di sostituzioni al 77′: fuori Brozovic, Lestienne e Palacio per, rispettivamente, Shaqiri, Laxalt e Bonazzoli. L’Inter passa al

Inter che prova la zampata vincente all’81’ con un destro di Hernanes su cui Perin è straordinario a deviare in angolo.

Ancora Inter con Icardi che ha un’altra occasione da gol all’82’ ma non è preciso e con un gesto di stizza scaglia il pallone contro i cartelloni pubblicitari, suscitando le proteste del pubblico.

Gasperini si copre e toglie Falque per Izzo (83′). Il neo entrato si mette subito in evidenza con un doppio dribbling e un cross che l’Inter rintuzza mettendo in angolo.

Mancini prova il tutto per tutto e inserisce una punta, Puscas, per D’Ambrosio (disastroso sulla fascia destra) all’87’. Invece è il Genoa a segnare il terzo gol: punizione di Edenilson, Kucka svetta di testa e insacca sotto la Nord, è il tripudio.

Nel recupero Inter disperatamente in avanti (anche Handanovic), con una punizione dal limite respinta dalla barriera e due calci d’angolo, il Genoa guadagna tempo inserendo Tambè per Edenilson (93′).

Brividi al 50′ quando Icardi lanciato a rete viene fermato con un intervento eccezionale in scivolata da Burdisso.

È l’ultimo atto di una partita da sogno, con cui il Genoa si congeda dal Ferraris per questa stagione, una stagione incredibile, giocata alla grande. Sul campo è festa, nessuno lascia lo stadio al fischio finale. Niang, arrivato in stampelle dopo l’intervento al menisco, non riesce a star fermo e balla insieme agli altri. Chiusura prima sull’inno della squadra e poi su You’ll never walk alone.

Quinto posto provvisorio: 59 i punti in classifica in attesa dell’ultima trasferta a Sassuolo. La questione della licenza Uefa resterà, se sarà negata dal Coni, sarebbe davvero una macchia indelebile in un quadro dipinto alla perfezione.

Genoa-Inter 3-2

Reti: 19′ Icardi; 25′ Pavoletti; 30′ Palacio; 42′ Lestienne; 89′ Kucka

Genoa: Perin, Roncaglia, Burdisso, De Maio, Rincòn, Bertolacci, Kucka, Edenilson (93′ Tambè), Falque (83′ Izzo), Pavoletti, Lestienne (77′ Laxalt).

A disposizione: Lamanna, Sommariva, Perotti, Lestienne, Soprano, Panico, Mandragora.

Allenatore: Gasperini.

Inter: Handanovic, D’Ambrosio (87′ Puscas), Ranocchia, Juan Jesus, Nagatomo, Kovacic Medel, Brozovic (77′ Shaqiri), Hernanes, Palacio (77′ Bonazzoli), Icardi.

A disposizione: Carrizo, Andreolli, Campagnaro, Kuzmanovic, Obi, Santon, Felipe, Gnoukouri, Puscas.

Allenatore: Mancini

Arbitro: Tagliavento di Terni

Ammoniti: Kucka, De Maio, Roncaglia (G) Hernanes, Brozovic, Juan Jesus (I)

Spettatori: 10.659 paganti, incasso 170 mila euro, 16.502 abbonati, quota gara 170.781 euro.

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