Genova. Sabato mattina alle 5.30 inizierà il “bomba day” per la rimozione di un ordigno della seconda guerra mondiale del peso di circa 500 libbre. Per fare questo verrà utilizzata una speciale “camera di contenimento” pensata dagli specialisti della Brigata Taurinense, che consentirà di effettuare il “despolettamento” della bomba rinvenuta il 3 febbraio scorso a Calata Bettolo.
Proprio questo particolare contenitore consentirà di non evacuare la cittadinanza. Dovendo ottemperare alle direttive NATO recentemente recepite dal Ministero della Difesa, sarebbe infatti indispensabile, per disinnescare l’ordigno, disporre lo sgombero totale di un’area del raggio di 800 metri dal luogo di ritrovamento e quindi l’evacuazione parziale di un’area concentrica del raggio di 1780 metri, oltre all’interdizione al transito e lo stazionamento all’aperto. Grazie alla camera di contenimento, invece, il raggio “pericoloso” si riduce a 300 metri e quindi non sarà necessaria l’evacuazione di nessun residente.
Le operazioni, messe a punto dalla Prefettura di Genova e dagli artificieri della Brigata Taurinense, consentiranno di limitare a trecento metri il raggio di sicurezza, in modo che non siano indispensabili le evacuazioni degli stabili circostanti. Tra le misure di sicurezza adottate l’interdizione al traffico marittimo (nel raggio di 1780 metri), a partire dalle 5 del mattino fino al termine delle operazioni. In questo arco di tempo sarà chiuso anche lo spazio aereo sopra la zona interessata, nonché disposta la disattivazione dei trasmettitori RF (tv e telefonia mobile).
Il despolettamento dell’ordigno avverrà dentro la camera di contenimento e la bomba sarà poi trasportata in cava per il brillamento. Le operazioni dovrebbero concludersi entro le 8.30 del mattino.