Genova. Il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri ha tratto in arresto nel centro storico Giuseppe Fanfani, nipote di Amintore lo storico esponente della Democrazia Cristiana, a seguito di un provvedimento di carcerazione emesso il 9 maggio dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Genova, poiché deve scontare la pena di 3 anni, 1 mese e giorni 10 giorni di reclusione a seguito di una condanna per bancarotta fraudolenta commessa a Genova nel 2009.
All’epoca dei fatti il genovese era un broker della Big Insurance Brokers Group e nell’ambito della sua attività aveva trattenuto i premi assicurativi che erano stati pagati per il Tfr (trattamento di fine rapporto) da tutti i dipendenti dell’Istituto di Fisica della Materia, struttura che oggi fa parte del CNR, che ha la sua sede legale a Genova.
Le indagini condotte dal Pubblico Ministero Paola Calleri permisero di accertare che gli importi pagati dal broker genovese per il Tfr erano solamente poco più di 30 mila euro a fronte di un saldo di un milione e 530 mila euro.
L’ammanco venne scoperto quando l’istituto di Fisica fu accorpato al CNR. Nel corso della vicenda processuale l’uomo è stato oggetto anche di un sequestro di beni per 680 mila euro e in seguito anche la Corte dei Conti lo ha indagato per danno erariale di circa un milione e 200 mila euro.
Per i militari della Sezione Catturandi del Nucleo Investigativo di Genova non è stato difficile individuare il 68enne, visto che molto impegnato nel sociale, risulta essere uno dei promotori di un’associazione operante nell’area Prè-Gramsci. L’uomo è ora nel carcere di Marassi.