Liguria. Pippo Rossetti, assessore uscente a Bilancio e Formazione e candidato per il Partito Democratico alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale, interviene sul tema dell’edilizia: “L’edilizia è tra i comparti che più hanno sofferto gli effetti della crisi. Per questo serve un piano di rilancio strategico del settore che garantisca la difesa del lavoro delle tante medie e piccole artigiane della nostra regione e, al contempo, tenga conto della fragilità del nostro territorio. D’altra parte, investire sulla messa in sicurezza dei nostri rivi e torrenti, delle scuole, degli ospedali e degli uffici pubblici in genere, sarà una delle priorità del prossimo quinquennio, al pari delle politiche di efficientamento energetico che si impongono per la salvaguardia dell’ambiente e il contenimento dei costi”.
“Per ottenere questi importanti risultati, però, dobbiamo venire incontro alle esigenze delle imprese, che ci chiedono meno burocrazia e maggior facilità nell’accesso al credito istituendo, ad esempio, delle garanzie regionali presso gli istituti bancari e tassi d’interesse ai minimi termini. Serviranno poi risorse fresche tramite incentivi che rilancino il lavoro privato e per la sicurezza nei cantieri, attingendo per quanto possibile ai fondi europei e, in parte, anche a fondo perduto”.
“Altre pressanti richieste che ci vengono dalle imprese edili sono quelle di avere certezza nei pagamenti della pubblica amministrazione e una forte defiscalizzazione: da questo punto di vista abbiamo già messo in campo misure importanti, e penso all’eliminazione della tassa sulle nuove imprese”.
“Il coinvolgimento fattivo e reale delle microimprese edili del territorio sarà fondamentale anche per la realizzazione delle opere infrastrutturali di cui la Liguria ha assoluto bisogno. E sarà quindi nostro compito creare le condizioni più favorevoli al loro accesso al sistema degli appalti, suddividendoli in micro-lotti alla portata degli artigiani”.
“Questo è quello che ci chiedono le imprese, e questo è ciò che ci impegniamo a fare se saremo chiamati a guidare la Regione per i prossimi cinque anni”.