Genova. Non c’era il premier Renzi, in compenso il finale della campagna elettorale di Raffaella Paita, candidata alla carica di presidente della Regione per il centrosinistra, è stato “in rosa” con la presenza di tre “regine” del Governo Renzi e anche la numero due del Pd.
Ad affiancarla sul palco allestito al Galata Museo del Mare di Genova, infatti, c’erano il ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi, il ministro della pubblica istruzione Marianna Madia, il ministro della difesa Roberta Pinotti e il vice segretario del Pd e presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.
“Abbiamo iniziato un’estate fa, a Galattica, per scrivere insieme il programma di governo del futuro della nostra regione – aveva detto Raffaella Paita qualche giorno fa in vista dell’appuntamento di stasera – Anche per questo ho voluto tornarci nell’ultimo giorno di campagna elettorale”.
Il lavoro è stato lungo e intenso: “Ho macinato chilometri e incontrato cittadini. Ho continuato a lavorare e nel frattempo non ho mai smesso di girare la Liguria e i suoi comuni. Attorno a me, in questo anno, è cambiato tutto. Una nuova classe dirigente, giovane e profondamente rinnovata, sta iniziando a rimettere in moto l’Italia. Ora è il momento di chiudere in bellezza, con un ultimo sforzo da fare tutti insieme, per noi stessi ma soprattutto per la nostra terra. Noi parliamo del futuro, gli altri sperano che tutto vada male. La nostra proposta è l’unica che può garantire cinque anni di governo stabile e che può arginare una deriva neofascista, qui e nel Paese. Io amo questa regione e ci resterò. I nostri avversari l’hanno usata per motivi nazionali e sono solo di passaggio”.
Ma è stata il numero due del PD, Debora Serracchiani, la più contesa dai media e la prima a parlare dal palco che ha riassunto benissimo questa campagna elettorale nella sua prima frase: “Anche oggi non abbiamo parlato di regioni, ma di problemi del PD”