Finali rocamboleschi

Prima Categoria C: trionfa il Certosa

Finali playout pazzesche di Genovese e Via Dell'Acciaio

Varie Sport 2015-2016

Alla fine trionfa il Certosa. La finale playoff per la Prima Categoria C premia i bluarancioni che sul proprio campo battono il San Bernardino Solferino con un secco 4-0. Risultato forse eccessivo se si conta che i primi due gol dei padroni di casa sono arrivati su calcio di rigore.

Al Torbella si gioca un primo tempo equilibratissimo, con due squadre coscienti di giocarsi una stagione in 90’. Bisogna attendere il 51° per vedere il vantaggio del Certosa con Carrubba, freddo dagli undici metri a battere il portiere ospite, che nulla può neanche sul secondo rigore ben calciato da Minardi, dieci minuti dopo.

Partita comunque combattuta che i neroverdi giocano a viso aperto, soprattutto dopo il doppio vantaggio del Certosa. I locali amministrano bene i due gol di scarto e in pieno recupero colgono l’occasione per mettere non una, ma ben due ciliegine sulla torta al 91° con Ientile e due minuti dopo, praticamente sul fischio finale con Russo.

Per il Certosa è festa e l’anno prossimo sarà Promozione, al San Bernardino la consolazione di aver giocato un’annata ai vertici e potersi presentare in autunno come grande pretendente al titolo.

Incredibili sono i risultati degli spareggi salvezza che condannano il Valletta Lagaccio e il Mura Angeli.

I biancoblu si presentano di fronte al pubblico del “Ceravolo” potendo contare su due risultati su tre, visto che l’andata li aveva visti vincere 0-1. Non basta, però perché il Via dell’Acciaio scende in campo con una spinta in più e dopo soli undici minuti si ristabilisce la parità grazie al protagonista di giornata: Federico Cantoro. In 10’ segna due gol e getta nello scompiglio (e nello sconforto) i padroni di casa.

Al minuti 21° il risultato dice 0-2. A riaprire i giochi ci pensa Girone che a 3’ dalla fine della prima frazione accorcia e ridà speranza ai biancoblu.

Il Valletta ci prova e attacca a spron battuto cosciente che in caso di pareggio la salvezza sarebbe assicurata, ma così facendo si scopre. All’82° proprio su una di queste aperture della difesa dei locali si insinua Papillo che chiude i conti fissando il risultato sull’1-3.

Ancor più incredibile, se è possibile è quanto accade al “Morgavi” nel ritorno della finale fra Mura Angeli e Genovese. Padroni di casa favoriti, visto che all’andata in trasferta avevano strappato un buon 2-2. Partono bene infatti con Barni che dopo appena 10’ va a segno portando subito in vataggio i suoi.

Sembra già finita la partita poi al 30° quando Lo Muoio segna anche il 2-0, che vorrebbe dire per i Genovese di dover segnare 3 gol per salvarsi.

La ripresa ricomincia nel segno del Mura Angeli che al 58° va ancora in gol con Parlato.

Sugli spalti si comincia già a pregustare il sapore della salvezza, ma al 72° entra in campo il Genovese (assente dal gioco fino a quel momento) che in cinque minuti annienta il Mura. Il provvisorio 3-1 lo segna Criscuolo, ma per il pubblico è un simbolico gol della bandiera.

Cambia tutto quando Egelonu decide che è venuto il momento di farsi vedere. Così prima fa rabbrividire i tifosi di casa appena un minuto dopo il gol di Criscuolo con il 3-2 e poi, dopo soli 2’, al 75° pareggia.

Da questo momento le “Mura” Angeli, crollano e con esse se ne va anche il sogno di salvezza.

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