Cronaca

Polizia, Silp: “Oggi si celebra la nostra festa, ma ci sentiamo abbandonati”

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Genova. “Oggi anche a Genova si celebrerà il 163° anniversario della nascita della nostra Polizia di Stato. Un’altra Festa vissuta in momenti difficili se non impossibili per la nostra categoria. Da anni lamentiamo carenza di mezzi e risorse all’interno di un sistema che investe sempre meno sulle vere professionalità, fenomeno che indebolisce inesorabilmente l’immagine e l’autorevolezza della Polizia di Stato. Basti osservare il paradosso Genova”. Lo dice Roberto Traverso, segretario provinciale del Silp Cgil.

La Festa sarà celebrata presso la Stazione Marittima in piena giurisdizione della Polizia di Frontiera. “Un settore
delicatissimo in pieno allarme terrorismo, che con l’imminente arrivo dell’estate in uno dei porti più importanti
d’Europa significa responsabilità operative enormi per la sicurezza della città. Ebbene di fronte a tutto ciò il Ministero dell’Interno non ha ancora pensato a nominare il nuovo Dirigente dopo il gravissimo e dolorosissimo lutto che ci ha colpito, abbandonando la Polizia di Frontiera a se stessa vista la concomitante vacanza dirigenziale della Prima Zona Polfrontiera di Torino che attualmente viene sopperita dalla Seconda Zona Polfrontiera di Milano la quale è sotto pressione a causa dell’Expo in atto! Nel Porto di Genova la Polizia di Stato opera in condizioni inaccettabili a causa dell’esposizione incontrollata a fumi di scarico dei mezzi da controllare, alloggiata in locali sporchi e fatiscenti in attesa di un trasferimento in una nuova sede che ormai sta diventando una chimera, visto che pur disponendo di una copertura finanziaria di ben 5milioni di euro (in spending review..) provenienti da fondi europei, il Ministero dell’Interno non avrebbe ancore trovato una collocazione adeguata alle esigenze della Polizia di Frontiera”, prosegue.

“E’ triste festeggiare la Polizia di Stato dove ci si sente abbandonati anche se effettivamente non ci sono altre isole felici dove avremmo potuto festeggiare serenamente. L’unico aspetto positivo dovrebbe essere quello “premiale” rivolto a quei colleghi che si sono distinti in servizio o liberi dal lavoro e che hanno ottenuto delle ricompense. Momento di orgoglio per pochi ma anche di frustrazione per molti che troppo spesso si vedono scavalcati anche nelle premiazioni a causa di meccanismi “borbonici” sempre più distanti dall’auspicata modernità organizzativa che viene strombazzata nei corridoi del Viminale ma che alla fine ricalca i metodi sempre meno trasparenti ai quali ci ha abituato la nostra Amministrazione. Siamo contenti per i colleghi che saranno premiati ma come non ci si può indignare di fronte ad un Dipartimento della P.S. che dopo aver escluso i Sindacati da un ruolo attivo nelle Commissioni Ricompense (con la scusa della Spending Review) promuove a Questore i Capi di quei uffici che risolvono casi delicatissimi che hanno dato lustro alla Polizia di Stato al livello internazionale, mentre le lavoratrici ed i lavoratori che hanno messo a rischio la propria pelle stanno ancora aspettando?”.

“Il caso delle ricompense ancora riconosciute a coloro che hanno risolto il rapimento Callevo del 2012 grida vendetta su una Festa della Polizia che anche quest’anno arriva in un grave clima di demotivazione vissuto dalla base della polizia, che invece di essere valorizzata dai Funzionari e dai Dirigenti, li vede sempre più
distanti, privi di autorevolezza e sempre più costretti a seguire le liturgie carrieristiche imposte dalle cordate
ministeriali”, conclude Traverso.

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