Genova. Verso la metà dello scorso aprile, un studente genovese ventenne, appena sceso dall’autobus della linea 17 in Corso Europa, proveniente dal centro cittadino, era stato avvicinato da un coetaneo che, vedendolo armeggiare col suo iPhone, gli aveva chiesto di fare una telefonata.
Mentre lo studente mostrava al ragazzo che il cellulare era privo di credito, quest’ultimo ne aveva approfittato per strapparglielo di mano. La vittima aveva tentato di rientrare in possesso dello smart-phone ma il rapinatore aveva reagito estraendo un coltello a serramanico e minacciandolo, per poi allontanarsi velocemente attraverso le strette stradine che da Corso Europa scendono a mare, facendo perdere le proprie tracce.
A seguito della denuncia presentata dallo studente, la Squadra Investigativa del Commissariato Foce Sturla ha avviato un’attenta attività d’indagine. Gli investigatori hanno setacciato il luogo della rapina, ripercorrendo l’itinerario dell’autobus e le registrazioni video dagli esercizi pubblici, senza tralasciare la consultazione delle bacheche dei social network e la localizzazione del telefono. Questo ha consentito di risalire a un ragazzo minorenne, denunciato per i reati di rapina aggravata e ricettazione.
Immediatamente è stato richiesto al Tribunale per i Minorenni un decreto di perquisizione, che ha permesso di sequestrare a casa del giovane un coltello a serramanico, una pistola scacciacani privata del tappo rosso, una noccoliera e un documento intestato ad una donna di San Fruttuoso, vittima di furto in abitazione nel febbraio di quest’anno.
Questa indagine, che segue l’operazione “Baby Gang” conclusasi nei primi giorni di aprile, ha dato un’ulteriore risposta al fenomeno dei baby rapinatori degli autobus. È tutt’ora in corso l’attività investigativa tesa all’individuazione del ricettatore a cui il rapinatore avrebbe venduto l’iPhone per la somma di circa 200 euro.