Genova. Lavoro nero dalla mezzanotte in poi: è quanto emerso da una serie di verifiche ispettive effettuate dai funzionari della Direzione territoriale di via Pastore, in collaborazione con i militari del Nil (Nucleo CC ispettorato).
Accadeva all’interno di un forno in zona Bolzaneto: il fornaio alle 2 del mattino era intento a infornare focaccia e si muoveva da solo come fosse il padrone dell’attività. Con grande sorpresa degli ispettori invece, l’uomo è risultato disoccupato da una vita e a suo dire si trovava a panificare solo da quel giorno, in prova, ovviamente a titolo gratuito per amicizia con il proprietario.
Dato che il titolare ha avallato la versione del fornaio, la forze dell’ordine si sono limitate a sospendere l’attività imprenditoriale, comminando la maxi-sanzione per l’unico giorno di lavoro riscontrato. In seguito alla verifica, l’uomo è stato regolarizzato con un contratto a tempo pieno e indeterminato, ma il datore si è trovato a dover pagare quasi 2.000 euro per revocare la sospensione, oltre a svariate altre migliaia di euro per le sanzioni amministrative connesse alla mancata regolarizzazione anticipata del fornaio.
In una seconda verifica ad una gastronomia del centro città, gli ispettori hanno trovato intenti alla preparazione dei cibi da consegnare ai bar tre cuochi, tutti con esperienza nel settore e in regola con le norme igienico-sanitarie. Peccato che non avessero alcun contratto di lavoro. I tre chef, tutti in attesa di occupazione, erano sconosciuti agli istituti previdenziali e assicurativi e lavoravano in queste condizioni da un paio di mesi circa.
Anche in questo caso l’attività è stata sospesa per raggiunto limite di lavoro nero: in genere basta il 20% per emanare questo provvedimento, nel caso in questione la percentuale era addirittura del 300%.
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