Liguria. Stamattina l’IC 652 ha accusato il secondo guasto al materiale in tre giorni. Se lunedì il guasto all’impianto di blocco porte a Voghera ha comportato un ritardo a Milano di 11 minuti, stamattina il guasto del locomotore E444R avvenuto a Genova Principe ha prodotto 51 minuti di ritardo in arrivo a Milano.
“Questi guasti dimostrano ancora una volta la vecchiaia e il logorio del materiale (locomotori e carrozze) assegnato agli IC, materiale con più di 40 anni di esercizio pur costantemente manutenuto. La responsabilità del MIT è evidente, come altrettanto evidente è la necessità di sbloccare la partita sugli IC finanziando un nuovo contratto di servizio e adeguati investimenti per il rinnovo del materiale rotabile. Ma oggi il guasto del 652, grazie a scelte a dir poco incomprensibili dei Dirigenti Movimento RFI di Genova PP e di Voghera, ha prodotto anche ritardi a catena, innanzitutto sull’IC 656”, si legge in una nota dei pendolari di Genovamilanonewsletter.
Il 652, al quale è stato agganciato un nuovo locomotore E444R, è stato infatti fatto partire alle 7.20 sulla traccia del 656. “Quando la maggioranza dei viaggiatori quotidiani era già trasbordata proprio sul 656 e ha distrutto la circolazione del 656 procedendo a lenta velocità. Ma non è tutto: il 656 è giunto a Voghera alle 8.25, con 19’ di ritardo ed è stato attestato sul binario 4 per 6’ facendolo sorpassare da un Regionale Trenord. Questa scelta ha comportato una ulteriore dilatazione del ritardo: 21 minuti a Milano Centrale. Dato che la maggioranza dei viaggiatori del 652 è stata trasbordata sul 656 ciò ha comportato un ritardo effettivo a destinazione di 58 minuti rispetto all’orario di arrivo previsto”, prosegue la nota.
Secondo i pendolari queste scelte di circolazione sono incomprensibili per chi ogni giorno utilizza treni. “Nel caso odierno, crediamo che la logica avrebbe indotto ad altre scelte: se la sostituzione del locomotore del 652 fosse stata eseguita in 15′ (tempo possibilissimo visto la presenza di 2 locomotori E444R a Genova PP) e il 652 fosse stato messo in condizione di partire entro le 7.10, avrebbe avuto senso farlo partire davanti al 656. Ma se la sostituzione (come è avvenuto) comportava una tempistica maggiore e la partenza prevista per il 652 rischiava di accavallarsi a quella del 656, il 652 andava fatto partire dietro il 656, garantendo traccia e puntualità ad almeno un treno. L’ulteriore perdite di tempo imposte al 656 a Voghera e a Pavia grazie a scelte assurde di RFI, crediamo meritino un’ampia riflessione su quanti crediti vantino in Lombardia i treni di Trenord rispetto a quelli di Trenitalia”, terminano.