In piazza

Genova, verso lo sciopero generale del 20 maggio. La Cgil: “Non si cancella la crisi con il Jobs Act”

corteo ilva cornigliano, fiom

Genova. Dopo quello unitario di dicembre genova si prepara a un nuovo sciopero generale. E se il 20 maggio in piazza ci sarà la sola Cgil , la partecipazione si annuncia alta. All’appuntamento in piazza Massena ci saranno tutte le categorie escluse dalla legge 146 (come scuola e trasporti), a partire dalle principali fabbriche cittadine, dall’Ilva all’ansaldo, da Fincantieri a Piaggio ai lavoratori del porto.

“IIl Jobs Act garantisce alle imprese la libertà di licenziamento. Ha cancellato l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori per tutti i nuovi assunti: per loro non è più previsto il reintegro in caso di “licenziamento illegittimo”, economico, disciplinare e collettivo. Lo hanno presentato come un atto di giustizia contro “l’apartheid” nel mercato del lavoro, il risultato è proprio l’aumento di quell’apartheid” si legge in un volantino diffuso dalla Cgil

“Il Jobs Act divide il mondo del lavoro, aumenta la competizione fra lavoratori instaurando regimi e tutele differenziate a seconda della data di assunzione e della dimensione dell’impresa. Rafforza le diseguaglianze scavando il terreno sotto i piedi di quelli che vengono definiti “lavoratori garantiti”, i quali con l’andare del tempo verranno considerati sempre più come “un peso” rispetto agli altri”.

“La crisi economica – scrive ancora la Cgil – non si cancella peggiorando le condizioni di lavoro. Contemporaneamente il Governo modifica in peggio la cassa integrazione e l’indennità di disoccupazione riducendo la copertura dei Contratti di Solidarietà con l’unico obbiettivo di risparmiare sugli ammortizzatori sociali. Al Governo Renzi e a Confindustria che lo sostiene diciamo che lotteremo con forza per impedire di perdere ulteriori posti di lavoro nella nostra città”

Il corteo del 20 maggio partirà alle 9 da piazza Massena a Cornigliano per arrivare a Sestri ponente.

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