Scappare e nascondersi a Genova non l’ha salvata dal suo tragico destino, ma almeno da ieri il suo aguzzino è stato assicurato alla giustizia. Questa storia inizia in Albania dove Shahaj, trentenne di Tirana, si trova ad affrontare un fidanzato che la perseguita e la costringe a subire angherie e violenze, tra cui anche alcuni tentativi di stupro.
La donna lo denuncia e poi scappa a Genova, cerca di rifarsi una vita. Invece finisce sulla strada, costretta a prostituirsi. Intanto il suo aguzzino, proprio a seguito della denuncia, finisce in carcere e, una volta uscito, la cerca per vendicarsi. Rintraccia la ex grazie ad un versamento “money transfer” e la sera del 26 luglio del 2013 in via di Francia a Sampierdarena la aggredisce. Cappuccio bianco, cutter e spray urticante in mano, la picchia selvaggiamente e poi le sfregia il viso. Shahaj rimane per trenta giorni in ospedale e subisce una serie di operazioni chirurgiche per la riduzione di quelle ferite che le avevano rovinato il viso.
L’aggressore la fa franca, alemeno fino a ieri, quando la squadra mobile di Genova riesce ad arrestare Fatos Cerpija, albanese di 42 anni, ricercato dall’agosto scorso. Su di lui pende un ordine di custodia cautelare per lesioni personali gravissime e aggravate. Gli agenti della Mobile lo hanno rintracciato all’interno di un albergo del centro storico cittadino, con sé aveva anche un passaporto falso.