Riva Trigoso. Hanno scioperato per un’ora in segno di protesta per la tragedia del Muggiano di ieri, unendosi ai lavoratori della Fincantieri. Sono i dipendenti delle società d’appalto, colpiti nel vivo dall’ultimo tragico incidente sul lavoro: a morire nel cantiere spezzino è infatti stato un operaio del consorzio Unitec.
“Siamo di fronte all’ennesimo incidente mortale – spiega Sergio Ghio, Fiom Cgil – ora al Muggiano, solo un anno e mezzo fa a Riva Trigoso, dove perse la vita un lavoratore di Oromare. La solidarietà è utile e giusta, ma non risolve il problema: così non si evitano le morti sul lavoro”.
“Qui si passa di cadavare in cadavere e di solidarietà in solidarietà: questo a fronte di un’azienda che propone di mettere ai dipendenti un microchip. Ieri sarebbe servito solamente a localizzare il corpo”.
“Quella di ieri è stata una morte assurda, evitabilissima – conclude Ghio -, la vittima non doveva neppure essere lì a lavorare perché, secondo quanto emergerebbe dalle indagini, l’impianto era sotto pressione. E’ come se gli fosse scoppiata addosso una bomba”.