Per il corteo no expo

Antagonisti francesi indagati a Milano per devastazione e saccheggio. Il gip genovese: “Totale disprezzo per il prossimo”

I 5 restano in carcere a Genova. Per il giudice "sostanziale indifferenza degli indagati per la convivenza civile”

carcere marassi

Genova. Un “sistematico e deliberato disprezzo dei beni altrui e del lavoro delle forze dell’ordine” che “denotano la sostanziale indifferenza degli indagati per la convivenza civile”. Così il gip genovese Massimo Cusatti definisce il comportamento dei 5 giovani antagonisti francesi arrestati domenica dopo i danneggiamenti ad alcune auto in sosta e la resistenza nei confronti delle forze dell’ordine.

Proprio per il loro “totale disprezzo del prossimo, considerato meritevole di esercizio di violenza fisica sol che ciò risponda all’impulso del momento” il giudice ne ha non solo convalidato l’arresto ma soprattutto ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere per tutti e cinque.

Intanto i giovani francesi risultano indagati dalla Procura di Milano per devastazione e saccheggio. Questa mattina nelle carceri di Marassi e Pontedecimo sono stati sequestrati dalla Digos genovese su ordine dei pm del capoluogo lombardo spazzolini da denti ed oggetti personali da cui verrà estratto il dna che sarà confrontato con quello recuperato dagli innumerevoli capi di abbigliamento lasciati in strada dagli autori dei danneggiamenti nel corso del corteo No Expo del primo maggio.

Remy Errabia, Tristan Haye, Pierre Boilleau, Chloè Gallais e Luc Gauthier sono difesi dagli avvocati Alessandro Gorla, Laura Tartarini ed Emanuele Tambuscio. I legali hanno già annunciato che faranno ricorso immediato al Riesame. “Una misura assolutamente sproporzionata ai fatti – commenta l’avvocato Emanuele Tambuscio che difende Pierre Boilleau – tutta basata su un presunto comportamento antisociale di giovani che sono comunque incensurati”.

Dagli interrogatori di oggi sarebbe emerso che due delle sei auto danneggiate in realtà non sono state vandalizzate dai giovani, ma avrebbero avuto danni pregressi, come hanno confermato gli stessi proprietari. Solo uno dei giovani avrebbe ammesso i danneggiamenti giustificando il gesto con il fatto di essere stato ubriaco.

Le guardie giurate, a cui sono state mostrate le foto degli arrestati, avrebbero riconosciuto con certezza solo Errabia e Gallais come autori di raid vandalico ma il gip ha sottolineato nell’ordinanza che in ogni caso c’è stata una compartecipazione ideologica da parte di tutti gli arrestati.

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