Genova. Pericolo di fuga e pericolo di reiterazione del reato. Per questo la Procura di Genova chiede non solo la convalida dell’arresto dei 5 giovani francesi arrestati ieri per aver danneggiato 6 automobili parcheggiate nella zona di piazza Campetto nel centro storico genovese ma anche la custodia cautelare in carcere.
I cinque giovani, quattro ragazzi e una donna, sono accusati a vario titolo di danneggiamento aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, false dichiarazioni sulla propria identità.
Durante l’irruzione nell’appartamento di salita San Nicolosio dove i giovani si erano rifugiati dopo il raid vandalico sono stati sequestrati: un volantino pieghevole con le istruzioni sulla manifestazione di Milano, cartine di Genova e Milano, una ricevuta di un pedaggio australe al casello di Milano Ovest la mattina del primo maggio, due bulloni, un fumogeno, una bomboletta spray e una mascherina sanitaria (di solito usata dai writers per proteggersi dalle vernici tossiche), alcuni capi di abbigliamento neri.
Il pm Federico Manotti ha inviato questo pomeriggio al gip Massimo Cusatti gli atti per la convalida dell’arresto si svolgerà probabilmente mercoledì.
Secondo quanto appreso quattro dei cinque giovani arrestati (Haye, Gauthier, Errabia e Boilleau) sono già noti alle autorità francesi per aver partecipato a manifestazioni e proteste e per aver compiuto vari danneggiamenti. In particolare il 24 enne, Raemy Hicham Errabia, secondo le autorità francesi farebbe parte del movimento ‘anarco-autonomo’ francese. Errabia è anche accusato di non aver ottemperato al provvedimento di allontanamento dal territorio italiano emesso dal prefetto di Torino il 25 luglio 2012. Il 24 enne era stato fermato in Val Susa a bordo di un furgone dove i carabinieri avevano rinvenuto e sequestrato 25 maschere antigas, svariati occhialini da saldatore, numerose tute nere e alcuni oggetti atti a offendere.