Genova. “Nella giornata di ieri le Segreterie provinciali Fim e Uilm si sono adoperate con l’azienda per far si che la stessa sgombrasse il terreno da inutili ultimatum per riprendere il negoziato sul rinnovo del Pdr”. La vicenda Ansaldo Energia continua a suscitare polemiche, dopo lo sciopero di oggi, indetto dalla Fiom Cgil.
“In giornata Ansaldo Energia – spiegano il Segretario Generale Uilm Genova, Antonio Apa e il Segretario Generale Fim Liguria, Tiziano Roncone – ha notificato alle organizzazioni sindacali la ripresa del confronto negoziale per mercoledì 10 giugno ed è stata nostra cura informare rapidamente i lavoratori. Stranamente, nella giornata odierna, la Fiom ha dato indicazioni di sciopero. Ognuno è libero di intraprendere le strade che ritiene più opportune. Noi siamo dell’avviso che non esiste un nesso tra Ansaldo Energia e Marchionne. Diverse sono le condizioni e le caratteristiche, anche se Fim e Uilm si sono adoperate per far si che la Fiat rimanesse in Italia”.
“Far diventare la vicenda Ansaldo un motivo di ordine pubblico è da irresponsabile e fuorviante. Altresì siamo dell’avviso che esiste il diritto allo sciopero, sancito dalla costituzione, come esiste quello di non scioperare. Per queste ragioni condanniamo fermamente alcuni atti che si sono svolti nei confronti di alcuni lavoratori cui è stato impedito l’ingresso. Alla faccia della democrazia. Ansaldo Energia non minaccia nessun licenziamento. Il sindacato si è battuto a suo tempo perché la stessa rimanesse in mani italiane. Per questo le Segreterie Fim e Uilm sono disponibili a qualsiasi confronto che tende a consolidare la stessa società. In questo quadro noi ci batteremo, cosi come abbiamo sempre fatto, in un confronto che dev’essere costruttivo anche da parte dell’azienda per dare ai lavoratori il Pdr. Oggi la Fiom ha fatto perdere salario inutilmente ai lavoratori, nonostante l’azienda avesse già fissato l’incontro per il 10 giugno”.
