Arenzano. “Occorre un intervento celere e puntuale da parte della Asl e di tutti gli organismi preposti al controllo perché venga effettuato un monitoraggio completo a cui deve seguire la messa in sicurezza totale della scuola elementare Paolucci-De Calboli di Arenzano. Non è pensabile che i bambini, gli insegnanti e tutto il personale scolastico che frequentano l’istituto possano essere esposti al terribile pericolo per la loro salute legato alla presenza di tegole di amianto provenienti dal tetto dell’ex ospedale in disuso Maria Teresa. È un fatto inaccettabile che nel 2015 con tutto quello che si conosce riguardo ai rischi dell’esposizione all’amianto, principale causa del mesotelioma pleurico che miete centinaia di vittime ogni anno, ci possano essere scuole che vivono con questa spada di Damocle sulla testa, anzi peggio: nel proprio cortile”.
Così interviene Matteo Rosso, consigliere regionale, vicepresidente della commissione Sanità e candidato per Fratelli d’Italia alle prossime Regionali per la circoscrizione di Genova e provincia, che annuncia iniziative a tutti i livelli istituzionali insieme al consigliere comunale di Arenzano Giacomo Robello e al vicepresidente del consiglio comunale di Genova Stefano Balleari, sulla presenza di amianto rilevata nel giardino della scuola elementare Paolucci-De Calboli, adiacente all’ex ospedale in disuso Maria Teresa, di proprietà di Arte.
“Chiediamo che venga immediatamente attivato un monitoraggio di tutta l’area – dicono Rosso e Robello – bisogna capire se gli interventi effettuati sulla copertura dell’ex ospedale Maria Teresa siano sufficienti a evitare la propagazione dell’aria dei filamenti di amianto e quindi il rischio che entrino a contatto con i bambini e il personale della scuola. Troppo spesso si sottovaluta la presenza di questo materiale pericolosissimo: secondo i dati di Legambiente, in Liguria il 64% delle scuole presenta casi certificati di amianto, ma solo nell’1,2% dei casi è stata fatta una bonifica. Nel caso della scuola di Arenzano il problema è ancora più complesso visto che l’amianto proviene dall’edificio adiacente”.
Per affrontare il problema in maniera completa e capillare sul territorio, Rosso propone la creazione di una commissione ad hoc anche per tutto il territorio comunale di Genova e per i Comuni dell’area metropolitana. “Chiederemo l’attivazione di una task force che faccia finalmente luce sulla presenza eventuale di questo elemento di pericolo su tutto il territorio comunale della Grande Genova – dicono Rosso e Balleari – in ballo c’è la salute di migliaia di bambini, insegnanti e personale scolastico. Una volta rilevata la presenza dell’amianto vicino o dentro le scuole occorre provvedere all’immediata rimozione. È scandaloso, infine, che, nel caso di Arenzano, a costituire la fonte del pericolo sia un edificio di proprietà pubblica, cioè di Arte, l’ente strumentale della Regione preposto all’edilizia pubblica”.