Genova. Controlli rafforzati al palazzo di giustizia di Genova dove una lunga coda si è formata al metal detector dell’ingresso principale. Sono stati disposti dal procuratore generale Vito Monetti. “È stata rafforzata l’attenzione – ha detto – richiamando in modo particolare chi deve fare i controlli”.
Il metaldetector di Palazzo di giustizia ha rilevato, in passato, per due volte, addosso a un imputato e un teste, la presenza di un coltello.
Monetti, poco dopo la sua nomina a procuratore generale, aveva apportato alcune modifiche nell’accesso al palazzo anche per motivi di sicurezza. Aveva fatto collocare dei paletti davanti all’ingresso principale per impedire il posteggio di auto e aveva cambiato l’accesso per detenuti e arrestati che fino ad allora entravano dall’accesso centrale “per sicurezza e dignità”, disse. Monetti decise l’ingresso attraverso una porta carraia.