Rito abbreviato

Spese pazze: Piredda e Quaini condannati

idv - piredda - quaini
Foto d'archivio

Genova. Gli ex consiglieri regionali dell’Idv Maruska Piredda e Stefano Quaini (nella foto a destra di Piredda) sono stati condannati con rito abbreviato rispettivamente a due anni e 8 mesi e due anni e 4 mesi di reclusione per alcuni episodi di peculato nell’ambito dell’inchiesta per le cosiddette ‘spese pazze’ in consiglio regionale.

Per Piredda e Quaini il gup ha dichiarato non luogo a procedere per falso e truffa. L’inchiesta
riguarda le spese degli Idv compiute dal maggio 2010 al dicembre 2012. Secondo l’accusa avrebbero usato fondi pubblici per acquisti personali come libri scolastici, slip, cibo per gatti,
viaggi e costose bottiglie di vino francese. Il pm Nicola Piacente aveva chiesto due anni e due mesi ciascuno per Piredda e Quaini.

Il gup ha respinto le richieste del Codacons che si era costituito parte civile. Per Regione Liguria e Idv, anche loro costituitisi parte civile, ha deciso di non dare provvisionali.
L’eventuale risarcimento sarà da stabilire in sede civile.

Altri quattro ex Idv sono stati rinviati a giudizio dal gup Ferdinando Baldini. Sono Nicolò Scialfa, ex vicepresidente del consiglio regionale, Marilyn Fusco ex consigliere regionale, l’ex deputato Giovanni Paladini e l’ex tesoriere del gruppo Giorgio De Lucchi.

Il processo è stato fissato per l’8 luglio.

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