Liguria. “Mi sembra chiaro ormai che il candidato delle larghe intese alla presidenza della regione Liguria sia il premier Renzi. Il tour cittadino di ieri e l’annuncio che tornerà più volte in Liguria per visitare le restanti province non lascia dubbio alcuno”. A dichiararlo è Luca Pastorino, candidato alla presidenza della regione Liguria per Rete a sinistra.
“Come prima cosa vorrei dire a Renzi che accetto la sfida e rassicurarlo sul fatto che abbiamo voglia e idee per governare questa regione, ma vogliamo farlo a modo nostro, senza clientelismi e trasformismi, ma soprattutto senza il centrodestra al nostro fianco. Abbiamo tante idee da proporre e la prima riguarda proprio il governo della regione, perché oggi non è più sostenibile un consiglio regionale che costa più del doppio di una regione come le Marche che ha i nostri stessi abitanti. Allo stesso modo non è giustificabile che il compenso annuo di un consigliere regionale sia di 150 mila euro, quando l’indennità del sindaco di Genova è quasi la metà. Trasparenza e sobrietà è quello di cui ha bisogno la regione. Proponiamo quindi l’abolizione di rimborsi e vitalizi e la riduzione di tutte le indennità. Un’anagrafe dei titolari di cariche pubbliche, invece, segnalerà currilcula, redditi, fedina penale, finanziamenti e spese particolareggiate per l’attività politica e potenziale conflitti d’interesse. E ancora, aprire la regione ai cittadini, dove gruppi riconosciuti possano interpellare le istituzioni su qualsiasi argomento”.
“Offrendogli l’ospitalità che merita un presidente del consiglio, chiedo a Renzi un incontro pubblico, magari proprio a Bogliasco, il mio comune, per confrontarci e per raccontargli come sono andate le cose in Liguria, a partire dall’esito delle primarie, alle promesse non mantenute e alla strana idea di spostare il Pd a destra, lasciando sguarnita tutta la sinistra.
A decidere chi ha ragione, fortunatamente, saranno le cittadine e i cittadini della Liguria. I residenti, diciamo”.