Politica

Primo Maggio, Carannante (Pcl): “A Rapallo Festa del Lavoro nuovamente umiliata”

Partito Comunista dei Lavoratori, Pcl

Rapallo. “Con delibera numero 155 del 16/04/2015 anche quest’anno, il giorno della Festa Internazionale del Lavoro, giorno simbolo di lotte e di conquiste da parte dei lavoratori di ogni nazione, il Comune di Rapallo contribuisce con denaro pubblico a ridicolizarre i lavoratori della nostra città con la manifestazione denominata ‘Primo mangio’, volendola così trasformare in una festa dello shopping e del consumismo”. A parlare è Andrea Carannante (Pcl).

“Oltre ad essere una squallida storpiatura della ricorrenza, sottolinea una totale mancanza di rispetto per il lavoratore, costretto per una folle organizzazione del lavoro, per esempio, al prolungamento dell’orario giornaliero e agli orari spezzati. senza contare le migliaia di morti sul lavoro che meritano ben altro rispetto – prosegue – Folle organizzazione in quanto, vista la crisi mondiale che ci colpisce ormai da 5 anni con la conseguente mancanza di soldi e l’aumento del costo della vita, crediamo che la scelta di tenere i negozi aperti il Primo Maggio, con la speranza che possa essere la soluzione di tutti i problemi, possa venire in mente solo a chi ha poca lungimiranza poiché il costo della crisi ricade solo sui lavoratori del commercio costretti a lavorare in un giorno festivo ed in orari disagiati. A tutti loro va la nostra solidarietà”.

“Nessuno chiede a gelaterie e ristoranti di rimanere chiusi in una città turistica come Rapallo, ma chiediamo ai cittadini di disertare, i negozi, i supermercati e le grandi catene di distribuzione – conclude – Chiediamo inoltre di redistribuire i 3.000 euro destinati dal Comune ad un fondo a favore di chi il lavoro non lo ha”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.