Dopo genoa-cesena

Tegola Perotti, sospetto stiramento

Diego Perotti
Foto d'archivio

Genova. La faccia sconsolata di un Diego Perotti molto zoppicante nel tunnel degli spogliatoi è l’unica nota stonata in una sinfonia ben orchestrata da Gian Piero Gasperini. La vittoria contro il Cesena tiene in corsa la squadra per l’Europa, ma la priva dell’uomo “in più” di quest’anno. Per lui il sospetto è uno stiramento. Il responso medico arriverà domani o martedì, ma l’ipotesi è di uno stop di almeno tre settimane.

“L’infortunio è un evento che nel calcio è sempre dietro l’angolo – commenta il presidente Enrico Preziosi – Diego potrà riposarsi un po’, ma spiace perché nel rush finale ci mancherà un giocatore importantissimo. Dovremmo dimostrare di essere squadra, abbiamo dei giocatori che sono cresciuti molto del resto: Bertolacci in mezzo al campo si sente, non è un caso che quando è uscito abbiamo sofferto un po’ di più, anche Kucka ha fatto un’ottima partita, soprattutto nel primo tempo”.

Preziosi ammette che per questa partita la società aveva messo in palio un premio in caso di vittoria: “Abbiamo voluto dare un riconoscimento ai ragazzi in una partita facile, per non rilassarci troppo. Ora nelle prossime sei partite tutto è possibile”.

Qualcuno gli chiede del futuro: “Il futuro è già qui, ma è chiaro che dovremmo provvedere a qualche sostituzione in caso di giocatori richiesti”.

Il presidente non manca di sottolineare l’apporto del tifo: “Una coreografia così non me l’aspettavo, mi hanno davvero stupito”.

Anche Gasperini loda i tifosi: “Quando vediamo lo stadio che canta e che ci spinge, diventiamo ancora più forti. Se la gente torna a casa soddisfatta siamo più felici, è inevitabile”. Sulle possibilità europee del Grifone Gasperini non si pronuncia, preferisce guardarsi alle spalle: il Milan è quattro punti dietro ed è il nostro prossimo avversario, ma dobbiamo ancora incontrare sia l’Inter sia il Torino. Una vittoria fuori casa e può succedere davvero di tutto”.

Tra le note positive della giornata il ritorno al tiro dalla distanza “anche se sono andati tutti fuori, stiamo aggiustando la mira”, dice Gasperini, e la buona partita di Kucka: “La sua miglior partita da due anni a questa parte”.

Un po’ di rabbia per il gol subito: “Volevamo mantenere la porta inviolata”. Gasperini si sofferma anche su Lestienne, apparso sempre un po’ acerbo: “Ha delle potenzialità ma in partita non riesce ancora ad esprimersi al meglio, in allenamento è più preciso nei tiri, mentre in gara forse è troppo precipitoso. Deve solo sbloccarsi com’è successo a Niang e Pavoletti”.

Per Bertolacci si tratta del primo gol di testa in carriera: “Sono contento per la standing ovation alla sostituzione, per me è stata una grande emozione”.

Pavoletti, alla seconda rete con il Genoa (la terza in A) liquida con serenità le voci che non lo volevano all’altezza della massima serie: “Quando faccio gol mi scrollo dalle spalle le chiacchiere. Io sono convinto che posso dare qualcosa alla serie A e soprattutto al Genoa. Siamo a un passo dall’Europa, è bello credere in qualcosa sino alla fine”.

L’attaccante livornese si è presentato in sala stampa con un occhio nero: “Una gomitata, capita… si danno e si ricevono, stavolta l’ho presa io”. A Pavoletti manca ancora il gol sotto la Nord: “Spero di farne uno in un’occasione importante”, del resto questa era la mia prima partita da titolare, mi sto scrollando di dosso un po’ di ruggine.

 

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