Genova. “Chissà perché esplodono sempre le indagini in certe ore della storia delle città e della nazione. Importante è che ci siano accertamenti certi, in modo da poter arrivare alla verità delle cose, non soltanto ai sospetti”. A dirlo è stato l’arcivescovo di Genova cardinale Angelo Bagnasco, riferendosi alle vicende giudiziare riguardanti l’alluvione dello scorso ottobre, che hanno visto indagata l’assessore regionale e candidata alle regionali per il centrosinistra Raffaella Paita.
“Certo – ha continuato Bagnasco – che soltanto seminare sospetti, a prescindere dalla verità, deprime il morale di tutti e disincentiva il senso di appartenenza e di partecipazione. Questo è il male profondo a cui bisogna reagire”.
Sarebbe concreto, insomma, il pericolo di un aumento dell’astensionismo. “Certamente – ha concluso l’arcivescovo – fatti di questo genere non incoraggiano ad andare a votare. Bisogna non cedere alla tentazione di non partecipare alla vita sociale”.