Indagata per l'alluvione

Paita dopo interrogatorio: “Non si è mai visto un assessore accusato di non aver dato allerta”

Paita: "Io non c'entro nulla. Spero sia tutto chiarito. Competente a dare allerta era la Minervini"

Genova. Dopo quattro ore di interrogatorio davanti ai pubblici ministeri Gabriella Dotto e Patrizia Ciccarese, Raffaella Paita, accusata di omicidio colposo e disastro colposo per l’alluvione del 9 ottobre, si prende un po’ di tempo per decidere con il suo avvocato Andrea Corradino cosa dire e cosa cosa no davanti a microfoni e telecamere, poi come aveva anticipato, riprende, carte alla mano, tutte le normative che dimostrano a suo avviso che l’assessore regionale alla Protezione civile non può emanare lo stato di allerta.

Paita non è entrata nei dettaglio dell’interrogatorio che tuttavia non è stato secretato, ma “pur con il massimo rispetto per il lavoro della magistratura – ha detto – voglio un po’ creare un caso perché non si è mai visto un assessore in Italia accusato di non aver dato l’allerta. Sono fiduciosa di aver chiarito la mia posizione, ora vedremo”.

Paita ha anche spiegato che in quei giorni ha avuto “grande attenzione per i fenomeni meteorologici. Feci una comunicazione a mezzo stampa sull’avviso dei temporali, L’8 ottobre ho richiesto e scambiato messaggi con i tecnici e il giorno 9 anche”. L’ultima comunicazione con Vergante è delle 17.37. poi lo stop. L’ultimo bollettino Arpal delle 18.10 sembra rassicurante e la sala operativa della protezione civile smobilita: “Alle 22.05 Vergante mi avvisa della situazione a Montoggio – racconta – e il bollettino dell’Arpal arriva alle 22.20. Io a mezzanotte meno dieci sono nella sala operativa della protezione civile e ci sono rimasta tutta la notte come dovere politico, ma non perché potessi prendere decisioni di qualunque tipo perché le scelte le prendono i tecnici”.

“Voglio aprire un caso generale – ha detto Paita – perché se si confondono i piani tecnici e politici non si fa un buon servizio. Non si è mai visto in Italia un assessore accusato di non aver dato l’allerta”.

La competenza a dare l’allerta “la aveva il dirigente della protezione civile, in questo caso Gabriella Minervini, anche se si discute se avesse o meno gli strumenti per emanarla”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.