Chiavari. Non è mai facile commentare la partita di una squadra che ha cambiato la sua guida tecnica pochi giorni prima, ancor meno facile farlo se questa partita riveste un’importanza rilevante ai fini dell’obiettivo finale delle due squadre in campo. Tra Entella e Pro Vercelli ha prevalso la paura di perdere ma la “X” ha un sapore un po’ più amaro per la squadra biancoceleste che, soprattutto nel secondo tempo, ha avuto un paio di ghiotte occasioni per sbloccare il risultato.
Come sempre le interpretazioni possono essere le più disparate e uscendo dal “Comunale” si è sentito davvero tutto e il contrario di tutto, ma mai come in questi casi è necessaria quella componente invocata più volte in altre situazioni analoghe: l’equilibrio.
Facciamo allora un passo indietro per raccontare di una settimana iniziata con l’esonero di Luca Prina colui che ha guidato l’Entella nelle scalate di questo indimenticabile triennio.
L’arrivo di Aglietti è stato anch’esso all’insegna dell’equilibrio. La discrezione con la quale il tecnico toscano è entrato nel mondo Entella è un elemento che ha subito colpito tutti assieme alla grande mole di lavoro svolta in settimana agli ordini del nuovo staff. Una fatica tuttavia affrontata con il sorriso sulle labbra di una squadra che attendeva una scossa e che ora più che mai sa di essere padrona del proprio destino.
Aglietti ha preso visione del “materiale” a disposizione e con il passare dei giorni ha costruito la sua prima idea di Entella. Grande equilibrio anche in questo caso, modulo identico, unica variante la posizione di Battocchio che per una sera è tornato alle origini friulane del suo arrivo in Italia giostrando da regista arretrato. Qualche variazione nell’ interpretazione del modulo con più palle a terra e tentativo di dare ampiezza alla manovra.
Ovviamente la “teoria” poi va rapportata alla pratica rappresentata dall’avversario di turno che al di là dello score che ne fa una sorta di bestia nera per i biancocelesti, è pur sempre una buona squadra guidata da un ottimo allenatore. Il match di andata fu una lezione per l’Entella che non riuscì quasi mai ad impensierire Russo.
Nel primo tempo probabilmente in molti hanno temuto il ripetersi di quel copione: i bianchi piemontesi hanno iniziato ben determinati con un pressing alto ed efficace a cui l’Entella opponeva una certa ansia da prestazione quasi scontata, vista l’importanza della posta in palio. A tanto possesso di palla la Pro non ha prodotto comunque neppure un’occasione che potesse mettere i brividi a Paroni ma anche sull’altro fronte Russo ha potuto chiudere il primo tempo con la maglietta asciutta. Aglietti evidentemente ha lavorato molto bene sulla testa dei suoi giocatori nel corso dell’intervallo perché nella ripresa si è vista un’altra squadra.
La palla ha iniziato a girare velocemente e con una certa precisione; gli inserimenti sugli esterni avvenivano sempre più frequenti e proprio da uno di questi Troiano se ne va sulla sinistra e giunto in area mette al centro un pallone da spingere per Cutolo che calcia centrale e con Russo fuori causa trova Coly sulla linea di porta a strozzargli l’urlo del gol. Poco dopo ancora Coly sbroglia in area una situazione difficile con Sforzini che si era sistemato il pallone per battere a rete da pochi passi e se lo è visto sottrarre all’ultimo istante.
Aglietti prova a cambiare ritmo con la panchina inserendo prima Costa Ferreira e poi Mazzarani che ha svariato molto cercando l’imbucata vincente per i compagni.
Come detto nella ripresa più Entella che Pro e a fronte di una buona qualità di gioco le occasioni sono arrivate con il contagocce, pur se importanti; i piemontesi, al contrario, al di là di un numero impressionante di angoli non sono mai riusciti ad indirizzare palloni verso Paroni.
A margine di tutto ciò come sottolineato da tecnico e direttore generale c’è da registrare l’ennesima prova per nulla convincente dell’arbitro Chiffi che già a Terni non convinse e anche questa sera pur senza incidere in un modo o nell’altro nella partita ha messo in atto una direzione di gara poco omogenea nelle valutazioni. Al di là di tutto il tecnico toscano a fine gara ha sottolineato come si debba partire proprio dal secondo tempo di questa sera per preparare la prossima sfida in casa dell’Avellino.
E’ comprensibile la diffidenza di chi si attendeva la bacchetta magica ed è rimasto deluso dal pareggio a reti bianche o chi si attendeva chissà quali alchimie tattiche per trasformare la zucca in carrozza ma anche in questo caso facciamo appello all’equilibrio. Alfredo Aglietti è un allenatore non un mago; l’impatto e l’empatia con la squadra sono state tutta la settimana sotto gli occhi di tutti coloro che hanno assistito agli allenamenti duri e intensi svolti in un clima di grande dedizione e sacrificio.
Il gruppo ancora una volta è apparso solido e motivato e tutto l’ambiente biancoceleste ha un unico obiettivo: la salvezza. Sono questi gli elementi positivi che lasciano buone speranze per i prossimi sei turni, nei quali si scriverà il finale di questa stagione.
Il tabellino:
Virtus Entella – Pro Vercelli 0 – 0 (p.t. 0-0)
Virtus Entella (4-3-3): Paroni; Iacoponi (s.t. 35° Cecchini), Ligi, M. Russo, Belli; Volpe, Battocchio, Troiano (s.t. 24° Costa Ferreira); Cutolo (s.t. 29° Mazzarani), Sforzini, Masucci. disposizione: Coser, Lewandowski, Lanini, Di Tacchio, Botta, Rozzi. All. Aglietti.
Pro Vercelli (4-3-3): D. Russo; Germano, Cosenza, Coly, Scaglia; Ardizzone, Castiglia, Scavone; Di Roberto (p.t. 42° Fabiano), Sprocati (s.t. 24° Beretta), Luppi (s.t. 29° Belloni). A disposizione: Viotti, Ferri, Emmanuello, Liviero, Milesi, Musacci. All. Scazzola.
Arbitro: Chiffi (Padova). Assistenti: Zivelli (Torre Annunziata) e Villa (Rimini). Quarto uomo: Pelagatti (Arezzo).
Ammoniti: Sforzini (V), Cosenza (P).