Lettera al direttore

“Le ferite della polizia genovese non si cancellano con gli slogan”. Lettera aperta del Silp a Matteo Renzi

Lettera aperta

Signor Presidente del Consiglio,

in occasione della sua visita odierna a Genova, il SILP CGIL, in rappresentanza del 30% delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia di Stato della provincia, coglie l’occasione per dar voce ad una categoria che cerca di garantire la sicurezza su un territorio che troppe volte è stato ferito.

Ferito fisicamente ma anche moralmente.

Gli eventi calamitosi legati alle alluvioni che ciclicamente colpiscono la nostra città a causa dell’incuria e del degrado sociale, hanno ridotto la Questura in condizioni logistiche precarie ed ancora oggi i poliziotti genovesi che si sono gettati nel fango per salvare delle vite, non hanno nemmeno gli spogliatoi per potersi mettere in divisa per lavorare!

Divise tra l’altro difficili da reperire visto che il suo Governo, oltre al blocco quinquennale del Contratto Nazionale, continua a non investire e stanziare fondi per fornire i magazzini!

Una categoria ferita per l’abbandono delle istituzioni e della politica subito in quel maledetto luglio del 2001, quando in nome del taglio politico che si volle imporre al G8 genovese, i progressi sulle politiche di democratizzazione delle forze dell’ordine tornarono all’anno zero!

Presidente, ma Lei immagina davvero che quella profonda ferita possa rimarginarsi dicendo che i problemi del G8 di Genova si risolveranno introducendo una legge sul reato di tortura?

Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, quella legge sarà utile solo se introdotta insieme ad elementi di garanzia in grado di fissare chiare e certificate regole comportamentali per chi deve garantire la sicurezza ma anche per i cittadini.

A Genova serve altro e non possiamo nemmeno pensare che lei non lo sappia!

La Polizia di Stato di Genova nel 2001 fu umiliata, commissariata, annientata e svilita da chi decise di seguire un pericoloso percorso politico innescato con incoscienza e che è esploso nelle mani di chi lo ha ordito.

Quella ferita resta e fa ancora malissimo all’immagine della Polizia di Stato perché nel 2001 le Istituzioni non vollero comportarsi civilmente non azzerarndo i vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza implicati nel disastro G8.

Ecco perché, a distanza di 14 anni e dopo la sentenza di Strasburgo, è giusto che in un Paese civile si chieda un atto di coerenza politica nei confronti dell’allora Capo della Polizia De Gennaro, chiedendo le sue dimissioni.

I genovesi e quindi anche i poliziotti genovesi rivendicano atti di coerenza e non passerelle pre-elettorali intrise di demagogia per questo il distacco sempre più preoccupante tra il Governo ed principi democratici introdotti dalla legge di riforma della Polizia di Stato del 1981 ci da ulteriore slancio per continuare a partecipare con convinzione alle iniziative confederali messe in atto a tutela dei diritti di tutti!

Genova, 14 aprile 2015

Il Segretario Generale Silp Cgil
Roberto Traverso

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